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I NAO e le interazioni farmacologiche: come comportarsi?

La conoscenza delle interazioni è essenziale per un corretto impiego dei farmaci, evitando di esporre i nostri pazienti ad un rischio embolico o emorragico aumentato.

Per i NAO, forse più che per altri farmaci, la farmacocinetica e la farmacodinamica sono importanti, quindi quando li utilizziamo dobbiamo conoscere come avviene il loro assorbimento, il loro metabolismo, quale è il volume di distribuzione, il legame con le proteine e di quali farmaci dobbiamo temere le interazioni. Per quanto riguarda le modalità di assunzione è necessario tenere presente che il rivaroxaban deve essere assunto sempre con un pasto, non un semplice snack ma un pasto vero e proprio di almeno 1.300 calorie, che comprenda un discreto contenuto di grassi, per il dabigatran il consiglio di assumerlo con i pasti, anche se non obbligatoriamente, l’importante è mantenere costante il momento della assunzione, infine per apixaban e edoxaban non ci sono interferenze col cibo. Si ricorda che la formulazione del dabigatran è in capsule che non si possono aprire, mentre le compresse di apixaban e rivaroxaban possono essere tritate ed inserite nel sondino naso-gastrico, se necessario. L’assorbimento intestinale dei NAO, che avviene ad un diverso livello per i diversi farmaci, è regolato dalla glicoproteina trasportatrice di parete P-gp, che esercita una funzione omeostatica attraverso una ri-secrezione del farmaco dopo il suo assorbimento. I farmaci che inibiscono la P-gp, limitando...continua a leggere

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