Paziente di sesso maschile di 56 anni, svolge la professione di commerciante, è affetto da diabete mellito di tipo 2 diagnosticato 7 anni prima ed in trattamento con metformina e sitagliptin. Il compenso metabolico è soddisfacente, il paziente ha sempre regolarmente svolto attività fisica (ha ottenuto un drastico calo ponderale rispetto all’epoca in cui non era ancora esordito il diabete) ma non aderisce rigorosamente alla dieta. I valori pressori, la funzione renale, il profilo lipidico sono nei limiti di norma. Non fuma (non ha mai fumato). 5 mesi prima ricovero ospedaliero per Sindrome Coronarica Acuta (NSTEMI) e posizionamento di 3 stent medicati, uno a livello della Discente Anteriore prossimale e gli altri 2 della Discente Anteriore media. Da allora, è in terapia con quanto consigliato alla dimissione: ASA 100 mg; Ticagrelor 90 mg x 2; Atorvastatina 80 mg; Omega-3 e betabloccante. Giunge in P.S. per un episodio di cardiopalmo prolungato che si rivela sostenuto da una Fibrillazione Atriale (FA) a risposta ventricolare media di 150 bpm. Il paziente riferisce che l’episodio attuale (cardiopalmo) è solo l’ultimo di una serie di analoghi precedenti di fugace o fugacissima durata. In P.S. viene deciso di non procedere alla cardioversione nell’impossibilità di datare l’aritmia. Un ecocardiogramma rivela la presenza di lieve atriomegalia sn 43 mm; di insufficienza mitralica lieve (nota); di FE 45%. I...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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