Risale ormai al 2010 l’approvazione e, di conseguenza, l’utilizzo su scala mondiale della nuova classe farmacologica degli anticoagulanti orali diretti. Al di là della soddisfazione per la loro documentata non-inferiorità (e in alcuni casi, per alcune molecole e per alcuni precisi end-point, anche effettiva superiorità) in termini di prevenzione dello stroke e dell’embolismo sistemico rispetto al warfarin, fin da subito però sono emerse alcune segnalazioni su un loro potenziale aumento di rischio (sempre rispetto a warfarin) in termini di sanguinamento gastro-intestinale.
Gli studi clinici, che hanno portato all’approvazione delle nuove molecole, hanno fornito, su questo parametro di sicurezza particolarmente rilevante, risultati contrastanti, così come non univoche sono state le susseguenti comunicazioni in letteratura.
Per tale motivo, Cangemi et al hanno disegnato e...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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