La definizione e il trattamento più appropriati dell’infarto miocardico di tipo 2 (IMT2) non sono chiari e dunque l’adozione di questa terminologia nella pratica clinica è stata variabile e contraddittoria. In questo studio, sono stati valutati i casi di 4.015 pazienti consecutivi e due cardiologi indipendenti hanno aggiudicato la diagnosi di IMT2 a tali pazienti mediante 2 metodi: il primo metodo comprendeva la presenza di una malattia coronarica, una interpretazione comune della definizione universale del 2007 (IMT22007); il secondo metodo non comprendeva la presenza di una malattia coronarica, la definizione universale del 2012 (IMT22012). L’incidenza dell’IMT2 secondo la definizione IMT22007 era del 2,8% (n = 112). L’applicazione della definizione IMT22012, più liberale, portava a un’incidenza del 6% (n = 240), con un incremento relativo del 114% (128 pazienti riclassificati). Fra i...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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