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Il gruppo sulfidrilico: un valore aggiunto di Zofenopril nei confronti degli altri ace inibitori?

Zofenopril si distingue dalla maggior parte degli altri ACE inbitori comunemente usati per il trattamento dell’ipertensione o dello scompenso per la presenza di un gruppo sulfidrilico, che, probabilmente, è implicato in buona parte dei benefici “metabolici” del farmaco, vediamo nello specifico di che si tratta.
Gli ACE inibitori costituiscono un caposaldo di trattamento di numerose patologie cardiovascolari, in prima linea l’ipertensione arteriosa, lo scompenso cardiaco e il post-infarto miocardico. Nell’ambito dell’ipertensione arteriosa molto si è detto e scritto riguardo all’opportunità di utilizzare farmaci che forniscano una protezione dal danno d’organo indipendente dal semplice effetto legato alla riduzione dei valori pressori. Ciò ha condotto a preferire in molti casi ai vasodilatatori diretti, quali i calcio antagonisti o gli alfa bloccanti, la classe dei farmaci in grado di inibire il sistema renina-angiotensina. Di fatto oggi, ognuno di noi, quando possibile, tende ad introdurre nello schema terapeutico anti-ipertensivo del proprio paziente un ACE inibitore o un bloccante dei recettori dell’angiotensina 1, allo scopo di sfruttarne i benefici metabolici. Tra gli ACE inibitori, zofenopril sembra essere una delle molecole più interessanti a questo riguardo.

Struttura e caratteristiche di Zofenopril
Zofenopril è un farmaco di...continua a leggere

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