La disfunzione sistolica severa del ventricolo sinistro in fase acuta rappresenta un fattore prognostico ben documentato in molte patologie cardiovascolari. Scopo dello studio condotto dal gruppo di ricercatori del Takotsubo Italian Network (TIN), presentato dal Dr.R.Citro (Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, Salerno, Italia), l'8 dicembre a Lisbona durante la sessione Poster Moderati del Congresso EuroEcho Imaging 2017, è stato valutare le implicazioni prognostiche della ridotta frazione d’eiezione del ventricolo sinistro (FE) all’esordio nei pazienti con sindrome Takotsubo (TTS). Sono stati inclusi 306 pazienti (età media 69.4 ± 11.5 anni, 24 maschi) arruolati nel TIN. In base alla FE valutata all’eco effettuato entro 6 ore dall’ammissione in ospedale, i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: Gruppo A (FE ≤ 35%, 127 pz.) e Gruppo B (FE > 35%, 179 pz). E’ stata quindi considerata la prevalenza di eventi avversi intraospedalieri quali scompenso cardiaco acuto, shock cardiogeno e morte in entrambi i gruppi. In più è stata valutata in un follow-up a lungo termine (mediana di 26.5, IQ range 18-33 mesi) l’incidenza degli eventi cardiaci compositi avversi (morte, infarto miocardico, scompenso cardiaco e recidiva di TTS) e delle riospedalizzazioni per cause cardiache. I pazienti del gruppo A avevano un’età maggiore (70.6 ± 11.4 vs 68.0 ± 11.0 anni, p =...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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