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TERAPIA ANTIRIGETTO: CONTROINDICAZIONE ALLA TERAPIA CON ANTICOAGULANTI DIRETTI? OBIEZIONE RESPINTA! BASTA SCEGLIERE IL FARMACO GIUSTO
Trapiantato renale, iperteso, dislipidemico in PS per ictus ischemico al risveglio e fibrillazione atriale. Il caso clinico che segue, mette in evidenza importanti nodi decisionali riguardanti l’iter diagnostico e le strategie terapeutiche intraprese sia nella fase acuta che nel post-acuzie di un ictus al risveglio con importanti comorbidità (trapianto renale, ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale). STAMPA LA FLOW CHART DI QUESTO CASO CLINICO Uomo di 74 anni, razza caucasica, 70 Kg di peso, affetto da ipertensione arteriosa e dislipidemia. Nel 2007 sottoposto a trapianto renale per insufficienza renale cronica in trattamento dialitico. In anamnesi nega cardiopatia ischemica e fibrillazione atriale. Terapia domiciliare:Tacrolimus 3 mg/die, Cardioaspirina 100 mg/die, Atorvastatina 40 mg/die, Norvasc 10 mg/die. Giunge in PS alle ore 8:12, per il riscontro, al risveglio (ore 7:30) di afasia globale ed emiparesi dx. Il paziente era stato visto in pieno benessere alle 22:30 del giorno precedente. All’arrivo in triage il paziente veniva valutato immediatamente (ore 8:15) dal neurologo vascolare che riscontrava “paziente sonnolento, risvegliabile allo stimolo verbale, afasico globale, grave emiparesi dx, deviazione del capo e...continua a leggere
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