Valve-in-valve di bioprotesi aortica Mitroflow degenerata, con impianto di valvola PorticoTM
INTRODUZIONE L’impianto di valvola aortica transcatetere (TAVI) rappresenta la metodica di scelta per il trattamento della stenosi aortica severa, sintomatica, in pazienti ad alto rischio ed a rischio intermedio1-2-3. L’utilizzo della TAVI per il trattamento di bioprotesi chirurgiche degenerate (cosiddetta Valve in Valve, ViV) è una terapia sicura ed efficace per questi pazienti che, in genere, sono candidati chirurgici subottimali a causa dell’età avanzata e del rischio connesso ad un re-intervento 4. Da dati di registro, si è osservato come alcune bioprotesi degenerate presentino un elevato rischio di occlusione coronarica post-impianto di ViV. In particolare, questo rischio appare più elevato per le cosiddette protesi “wrap”, ovvero quelle in cui i lembi pericardici sono esterni al frame bioprotesico ed ai post (ad esempio le protesi Mitroflow - Sorin Group Inc., Vancouver, Canada). Il meccanismo di tale occlusione è legato allo spostamento dei lembi protesici degenerati davanti agli osti coronarici, da parte della TAVI impiantata all’interno della bioprotesi. Tale rischio di occlusione può essere acuto, cioè immediatamente successivo alla ViV o anche tardivo: in questo caso, si manifesta nei primi giorni dopo la procedura5-6. Tale rischio tardivo può portare a un collasso emodinamico da malperfusione coronarica ed appare di più difficile trattamento in quanto accade con il paziente già lontano dalla sala operatoria. Pertanto,...
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