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L’importanza dell’aderenza terapeutica nel controllo della pressione arteriosa

L’ipertensione è ancora oggi il più importante fattore di rischio cardiovascolare (in Italia gli ipertesi sono circa 15 milioni di persone). Una terapia efficace prevede l’assunzione regolare di un trattamento di documentata efficacia, ben tollerato prescritto secondo le specifiche indicazioni. Nonostante l’ampia disponibilità di farmaci antipertensivi molto efficaci, il controllo dei valori di pressione arteriosa (PA) non è ottenuto in una percentuale di pazienti ancora elevata. Nel 2003 l’Organizzazione Mondiale della Sanità osservava come “aumentare l’efficacia di adesione alla terapia potrebbe avere un impatto molto maggiore sulla salute della popolazione di qualsiasi miglioramento medico specifico” (1). L’aderenza alla terapia è definita come il conformarsi del paziente alle prescrizioni mediche per tempi, dosi e frequenza di assunzione del farmaco per l’intero ciclo terapeutico, mentre la compliance è il grado in cui il comportamento di una persona (assunzione di farmaci, osservanza di cambiamenti nello stile di vita) ed implica un ruolo passivo del paziente (2). L’aderenza prevede il coinvolgimento attivo e collaborativo del paziente alla pianificazione e all’attuazione del progetto terapeutico ed è misurata come percentuale di pillole che il paziente assume secondo le modalità prescritte. In generale si definisce un paziente “aderente” al trattamento se assume almeno l’80% delle dosi di farmaco previste dallo schema...continua a leggere

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