Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori guidati da Manesh Patel dell’Imperial College di Londra, UK. Dal momento che l'iFR (instantaneous wave-free ratio: mezzo diagnostico utilizzato per valutare se una stenosi sta causando una limitazione del flusso nelle arterie coronarie con susseguente ischemia) non richiede la somministrazione di un agente iperemico e comporta tempi procedurali significativamente più brevi rispetto al FFR (Fractional flow reserve: tecnica utilizzata per misurare le differenze di pressione attraverso una stenosi dell'arteria coronaria che necessita della somministrazione di un agente iperemico e tempi maggiori) i ricercatori hanno voluto valutare se l’iFR oltre ad essere sovrapponibile come metodica diagnostica rispetto all FFR possa comportare costi di assistenza sanitaria significativamente inferiori, riducendo i costi per il processo decisionale di rivascolarizzazione...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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