Giunge alla nostra osservazione ambulatoriale la Signora F.B., di 76 anni, ipertesa, affetta da circa un anno da episodi di TIA ricorrenti caratterizzati da parestesie all’emivolto ed al braccio sx con deviazione della rima buccale talora associati a cardiopalmo aritmico e ad episodi presincopali che avevano richiesto accesso in Pronto Soccorso. La paziente era stata sottoposta ad accertamenti clinico-strumentali presso gli Ospedali del Pronto Soccorso di riferimento tra cui: ecocolordoppler dei vasi epiaortici che escludeva la presenza di vasculopatia carotidea; ECG Holter periodici delle 24 h che evidenziavano soltanto sporadici BESV singoli, talora in coppia (escludendo episodi di fibrillazione atriale parossistica) ed, infine, ecocardiogramma c/D che risultava nella norma (nessun segno di cardiopatia strutturale e/o pervietà del Forame Ovale). Decidiamo di sottoporre la paziente ad impianto di dispositivo loop recorder sia per definire la causa criptogenetica degli episodi di TIA che per registrare gli episodi riferiti di cardiopalmo aritmico. Secondo i dati emersi dallo studio Crystal AF (Crytogenic stroke and underlying AF) 1, la fibrillazione atriale rappresenta, infatti, il 30% delle cause di stroke criptogenetico. L’interrogazione del device ai follow-up di controllo registrava alcuni episodi di fibrillazione atriale parossistica ad elevata frequenza ventricolare diurna alternati a fasi di bradicardia marcata prevalentemente notturna (fc min 25 bpm)....continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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