L'aggiunta di un ECG a riposo ai fattori di rischio tradizionali riclassificano il rischio più accuratamente ma tale risultato presenta molti limiti. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Daniel E. Jonas della University of North Carolina at Chapel Hill, USA. Dal momento che la malattia cardiovascolare (CVD) è la principale causa di morte negli Stati Uniti i ricercatori hanno voluto rivedere le evidenze sullo screening degli adulti asintomatici per il rischio di CVD utilizzando l'elettrocardiogramma (ECG) Sono stati cercati studi clinici randomizzati (RCT) su MEDLINE, Cochrane Library e registri fino a maggio 2017 che hanno confrontato la valutazione del rischio CV utilizzando l'ECG più i fattori di rischio tradizionali rispetto ai soli fattori di rischio tradizionali. Sono stati esclusi gli studi su persone con sintomi o una diagnosi CVD. Sono stati inclusi sedici studi (N = 77140)....continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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