Nei pazienti con scompenso cardiaco avanzato le opzioni di trattamento sono molto limitate e spesso insufficienti a rallentare la progressione di malattia e ridurre le ospedalizzazioni. Secondo alcuni studi la somministrazione di inotropi per via endovenosa potrebbe alleviare i sintomi di questi pazienti, determinando un transitorio miglioramento dell’equilibrio emodinamico. Il levosimendan agisce sensibilizzando l’apparato contrattile al calcio senza aumentare le concentrazioni intracellulari dello ione; inoltre ha effetti ancillari mediati dall’attivazione di un canale al potassio ATP-dipendente che si trova a livello dei vasi, dove determina vasodilatazione, e in sede mitocondriale, dove promuove meccanismi di cardioprotezione. Grazie agli effetti favorevoli in termini di compenso emodinamico e cardioprotezione, il levosimendan è stato proposto come opzione terapeutica per i pazienti con scompenso cardiaco avanzato. Al momento mancano però evidenze forti, di efficacia e di sicurezza, che supportino il ricorso a questa strategia terapeutica. Il trial LION-HEART (Levosimendan® Intermittent administration in Outpatients: effects on Natriuretic peptides in advanced chronic HEART failure) è uno studio spagnolo multicentrico, randomizzato in doppio cieco e controllato con placebo che ha valutato l’efficacia e la sicurezza della somministrazione intermittente di...continua a leggere