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Nella cardiomiopatia non ischemica, l’ICD in prevenzione primaria riduce la mortalità solo nei pazienti con “scars” ventricolari
Fonte: Gutman SJ et al. Eur Heart J. 2019 Feb 7;40(6):542-550. doi: 10.1093/eurheartj/ehy437.

Nei pazienti con cardiomiopatia di origine non ischemica, il ruolo del defibrillatore impiantabile (ICD) in prevenzione primaria e i relativi benefici sulla mortalità sono ancora molto discussi. La risonanza magnetica (RM) cardiaca consente di individuare aree di fibrosi (“scars”) del ventricolo sinistroche sono associate ad un maggior rischio di aritmie maligne in questi pazienti. Pertanto, lo scopo di questo studio era quello di determinare l’impatto delle “scars” ventricolari sui benefici dell’impianto di ICD in prevenzione primaria nei pazienti con cardiomiopatia non ischemica. Nello studio sono stati arruolati 452 pazienti consecutivi affetti da scompenso cardiaco non ischemico in classe NYHA II/III e con frazione d’eiezione ≤35%. Tutti i pazienti presentavano i requisiti indicati dalle linee guida della Società Europea di Cardiologia per l’impianto di ICD...continua a leggere

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