Le linee guida indicano chiaramente alcuni farmaci che possono causare o esacerbare un quadro di scompenso cardiaco (SC) e raccomandano di evitarne l’utilizzo nei pazienti con diagnosi di SC a frazione d’eiezione ridotta. Alvarez e colleghi hanno condotto uno studio di coorte retrospettivo finalizzato a indagare la prevalenza nel periodo 2011-2014 di prescrizioni potenzialmente dannose nei pazienti con diagnosi di SC a frazione d’eiezione ridotta. La lista dei farmaci potenzialmente dannosi è stata definita in base alle raccomandazioni dell’American Heart Association. Su 40.966 pazienti inclusi nell’analisi, il 24.2% (n=9.954) era in trattamento con almeno un farmaco potenzialmente capace di causare o esacerbare un quadro di SC. Tra questi, gli anti-infiammatori non steroidei erano la classe di farmaci prescritta più di frequente (67.4%), seguiti dagli...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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