La lotta alle malattie cardiovascolari negli ultimi decenni è stata un punto cardine della Medicina favorendo lo sviluppo di molti farmaci e device per ridurre gli eventi sia in ambito preventivo che terapeutico. Anche se il dato è in diminuzione (dal 2000 ad oggi la mortalità per cardiopatia ischemica ed ictus è stata ridotta rispettivamente del 40% e del 50%) (Figura 1), ancora oggi gli eventi cardio-cerebrovascolari sono, nel mondo, la prima causa di mortalità e morbilità e questo spinge il mondo scientifico a sviluppare nuovi mezzi per modificare questo infausto primato. In base ai dati dell'Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) nei paesi europei nel 2015, oltre 5.200.000 persone sono decedute per malattie cardio-cerebrovascolari e, sempre secondo l'OECD, 1.910.000 decessi risultano dovuti all’infarto acuto del miocardio e all'ictus (Figura 2). In Italia i tassi di mortalità, standardizzati per età, sono risultati tra 850 e 900 decessi ogni 100.000 abitanti. Questa tendenza evidenzia il netto miglioramento nella capacità di gestire le emergenze durante la fase acuta della...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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