Queste sono le conclusioni dello studio presentate all’ESC da Michael Maeng dell’Aarhus University Hospital, Danimarca, e pubblicati on line sull'European Heart Journal. Lo studio DANAMI-2 è stato il primo e il più grande studio randomizzato controllato per confrontare pazienti con STEMI trattati con PCI rispetto alla fibrinolisi. I risultati pubblicati nel 2003, hanno mostrato che trasferire un paziente da un ospedale periferico ad un centro con emodinamica per sottoporlo a PCI era la strategia superiore. Questo risultato, confermato da altri studi simili, ha portato a raccomandare di eseguire la PCI se il tempo dalla diagnosi di STEMI o dal primo contatto medico alla riperfusione è di 120 minuti o meno. Ora i risultati a 16 anni hanno dimostrato che la PCI era associata a una riduzione relativa del 14% nell'endpoint composito originale di morte per qualsiasi causa, reinfarto clinico o ictus invalidante; una riduzione del 25% nei tassi di reinfarto; e una riduzione del 22% dei decessi per cause cardiache. Maeng ha dichiarato che "i medici dovrebbero essere sicuri che il PCI primaria rimanga il modo migliore per curare i pazienti con STEMI, anche dopo 16 anni di follow-up, se il trasporto può essere realizzato entro 2 ore". Lo studio DANAMI-2 ha coinvolto 1572 pazienti con STEMI arruolati tra il 1997 e il 2001, di cui 443 pazienti provenivano da cinque centri emodinamico e 1129 provenivano da 24 ospedali periferici in...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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