Inoltre, hanno una prognosi sostanzialmente migliore rispetto a quelli con FE stabilmente ridotta. Queste sono le conclusioni dello studio a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Ghimire A dell’Università di Alberta, Canada. Lo scopo dello studio è stato di identificare le variabili che prevedono il recupero della frazione di eiezione (FE) e caratterizzare la prognosi di pazienti con insufficienza cardiaca (HF) ed FE migliorata (HFrecEF). A tal proposito è stato eseguito uno studio retrospettivo su 2 o più ecocardiogrammi di adulti affetti da insufficienza cardiaca separati da almeno 6 mesi tra il 2008 e il 2016 presso i due centri di ecocardiografia più grandi in Alberta. Dei 10.641 pazienti, 3.124 avevano FE ridotta (HFrEF) (EF ≤ 40%) al basale: mentre la FE media diminuiva dal 30,2% dell'ecocardiogramma iniziale al 28,6% del secondo ecocardiogramma in quei pazienti...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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