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Diabete mellito, fibrillazione atriale e progressione della malattia renale cronica: il ruolo di Rivaroxaban e degli anticoagulanti orali diretti (DOACs)

Il diabete mellito (DM) e la malattia renale cronica (CKD) sono strettamente correlati: quasi il 25% dei pazienti con malattie renali croniche è affetto da diabete (1). Le complicanze microvascolari nel DM potrebbero peggiorare la funzione renale e causare l'insorgenza della malattia renale diabetica (DKD), colpendo circa un terzo dei pazienti con DM2 (2 – 5). D’altro canto sono evidenti altre due importanti connessioni, quella tra FA e CKD e quella tra FA e diabete mellito (Figura 1). Nel primo caso, l’incidenza e la prevalenza di FA aumentano man mano che si assiste ad una progressione della malattia renale fino alla sua fase terminale con un picco massimo nei pazienti sottoposti a trattamento sostitutivo della funzione renale (6). Numeri simili sono quelli documentabili nel momento in cui si va a vedere l’associazione tra FA e diabete mellito legata agli effetti indiretti (mediati da un incremento della produzione di specie reattive dell’ossigeno, ROS) esercitati dall’iperglicemia sul sistema di conduzione dell’impulso cardiaco presente a livello dell’atrio sinistro. In quest’ultimo caso i numeri ci parlano di un’incidenza media pari al 14.9% (7, 8). La terapia preventiva tromboembolica nei pazienti con FA con DM e CKD può essere impegnativa perché entrambe sono state associate in modo indipendente ad un aumento del rischio...continua a leggere

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