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Il 58% dei soggetti che hanno avuto un arresto cardiaco "improvviso" ha cercato assistenza medica durante le due settimane precedenti l'evento
Fonte: ESC 2020 - Virtual session.

Queste sono le conclusioni del lavoro presentato on line al Congresso ESC 2020 da Nertila Zylyftari dell'ospedale universitario di Copenaghen Herlev e Gentofte, Danimarca. L'arresto cardiaco extraospedaliero è la terza causa di morte nel mondo dal momento che se non curato entro pochi minuti provoca il decesso del paziente. Si stima che, in media, meno del 10% delle vittime sopravviva. Precedenti studi hanno riportato che alcuni pazienti avevano sintomi come mancanza di respiro, fastidio al torace e palpitazioni prima di un arresto cardiaco e hanno contattato il sistema sanitario. Ma ci sono poche informazioni su quando e dove si sono verificati questi contatti. Questo studio ha esaminato i contatti con medici di base e ospedali nell'anno prima di un arresto cardiaco. Per avere un quadro di eventuali variazioni durante l'anno, i ricercatori hanno esaminato separatamente ogni settimana. In altre parole, quale percentuale di pazienti ha contattato un medico di famiglia o un ospedale 52 settimane prima dell'arresto, 51 settimane prima e così via, fino a una settimana prima. I ricercatori hanno utilizzato il registro danese degli arresti cardiaci per identificare tutti i residenti che hanno subito un arresto cardiaco fuori dall'ospedale in Danimarca tra il 2001 e il 2014. Utilizzando il codice sanitario danesi, i ricercatori hanno collegato le informazioni di diversi registri amministrativi nazionali, tra cui date del medico di...continua a leggere

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