Uno studio tutto italiano ha rivoluzionato il trattamento dell’infarto acuto del miocardio NSTEMI, dimostrando come una strategia “su misura” possa essere più vantaggiosa per il paziente, risolvendo l’annosa questione del timing del secondo antiaggregante. Lo studio, iniziato nel 2015, patrocinato e finanziato dal GISE e condotto, sotto la guida di Giuseppe Tarantini (Direttore Cardiologia Interventistica dell’ Università di Padova) e di Giuseppe Musumeci (Direttore della Cardiologia dell’ Ospedale Mauriziano di Torino), è stato condotto in 30 centri d’eccellenza, distribuiti in tutta Italia. I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi: coloro che ricevevano il pretrattamento con ticagrelor prima della coronarografia (gruppo trattamento upstream) e quelli che non ricevevano nessun pre-trattamento (gruppo trattamento downstream). Quest’ultimo gruppo veniva ulteriormente randomizzato a ricevere...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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