Queste sono le conclusioni dello studio coordinato da Stefanos Zafeiropoulos dell’università di Aristotile di Thessaloniki, Grecia. Secondo le ultime Linee guida della Società Europea di Cardiologia per la diagnosi e la gestione delle sindromi coronariche croniche, i pazienti che hanno avuto una sindrome coronarica acuta vengono considerati stabili dopo 1 anno. In questi pazienti, il rischio stimato a 10 anni di eventi cardiovascolari ricorrenti varia considerevolmente. I ricercatori hanno applicato il punteggio di rischio SMART (Second Manifestations of Arterial Disease) in 281 pazienti 1 anno dopo una sindrome coronarica acuta per stimare il rischio a 10 anni di eventi cardiovascolari ricorrenti (successivo infarto miocardico non fatale, ictus non fatale o morte cardiovascolare). E’ stata valutata la distribuzione del rischio stimato e la potenziale riduzione del rischio che potrebbe essere ottenuta...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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