COVID-19 è una pandemia causata da SarS-CoV2 che si è rapidamente diffusa in tutto il mondo, e in modo particolare in Italia, a partire dal febbraio 2020. La maggior parte dei pazienti presenta un coinvolgimento polmonare con febbre, tosse, faringodinia, dispnea insufficienza respiratoria e, in alcuni casi, progredisce all’insufficienza multiorgano e alla morte. Recenti evidenze hanno sottolineato come tale patologia porti a trombosi arteriose e venose che sono correlate a una prognosi scadente.
Caso clinico
Paziente di 70 anni affetto da cardiopatia ischemica in esiti di IMA, esiti di pneumectomia totale sinistra per adenocarcinoma, ricoverato per astenia, dispnea, tosse e febbre. Parametri vitali PA 90/60mmHg, FC 105bpm, SpO2 94% in ossigenoterapia 5l/min. All’ECG evidenza di ritmo sinusale e aspecifiche alterazioni della ripolarizzazione ventricolare. All’RX torace evidenza di infiltrati interstiziali bilaterali per cui veniva eseguito tampone per COVID-19 risultato positivo. Il paziente veniva trattato con Darunavir e Azitromicina. Nelle settimane successive, il paziente presentava stroke ischemico del lobo frontale destro e un infarto splenico causato da occlusione trombotica dell’arteria splenica (diagnosi confermata all’angioTC).
1) no nessuna
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ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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