Molti trattamenti per lo scompenso cardiaco a ridotta frazione d’eiezione possono ridurre la pressione arteriosa sistemica. Inoltre, i pazienti scompensati con bassa pressione sistemica hanno una prognosi peggiore rispetto a quelli con pressione normale o elevata. Probabilmente, ciò è attribuito alla bassa gittata sistolica e al peggior compenso emodinamico. Ma, la prognosi peggiore può essere anche legata al sottoutilizzo di alcuni farmaci anti-scompenso. Spesso infatti, alcuni medici sono riluttanti a prescrivere tali farmaci per la paura di peggiorare lo stato ipotensivo, di causare sincope, vertigini e disfunzione renale. Gli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio 2 (SGLT2) sono raccomandati in pazienti diabetici con scompenso cardiaco, per abbassare il rischio di ospedalizzazione. Alcuni studi hanno dimostrato che in pazienti diabetici di tipo II, il trattamento con SGLT2 determina un abbassamento della...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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