CardioLink Scientific News - Giornale telematico di informazione medico scientifica

L'utilizzo del "Time in Range" varia in base al tipo di diabete: dati real world
Fonte: ATTD Congress 2022.

Precedenti studi hanno mostrato una correlazione negativa tra Time in Range (TIR), ossia il tempo trascorso all'interno dell'intervallo di glucosio considerato come obiettivo, e rischio di complicanze microvascolari. Recentemente, l’American Diabetes Association ha raccomandato l’utilizzo del TIR basato su 2 settimane di monitoraggio glicemico continuo (continuous glucose monitor, CGM) per la valutazione della gestione terapeutica del diabete. Nonostante i vantaggi di tale parametro, il livello di utilizzo del TIR tra le persone con diabete resta sconosciuto. Uno studio presentato in occasione della 15ma Conferenza Internazionale su Tecnologie e Trattamenti Avanzati per il Diabete (ATTD 2022), svoltasi a fine aprile a Barcellona (Spagna), ha cercato di colmare tale lacuna valutando, in un contesto di real world, l’utilizzo del TIR nella definizione degli obiettivi di salute e nel monitoraggio terapeutico del diabete. Il campione esaminato comprendeva 958 adulti con diabete e 44 caregiver di bambini e/o adulti con diabete, intervistati online ad ottobre 2021. Gli intervistati sono stati classificati in base al tipo di diabete (T1 o T2) e al regime di trattamento, come segue: T1 (n=201), T2 trattati con iniezioni insuliniche multiple o pompa insulinica (n=195), T2 trattati con la sola insulina basale (n=195), T2 trattati con SGLT-2/GLP-1 (n=202), T2 trattati soltanto con farmaci orali ( n=103) e T2 non trattato farmacologicamente...continua a leggere

VUOI ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CARDIOLOGIA E DIABETOLOGIA?
Iscriviti gratuitamente e ricevi le news di CardioLink direttamente nella tua e-mail

Inserisci qui sotto il tuo indirizzo e-mail

Leggi l'articolo completo su CardioLink Scientific News

ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA