Studi recenti effettuati con alto dosaggio di statine (TNT, IDEAL, PROVE-IT, A-to-Z) hanno mostrato come si assista ad un aumento della tossicità (a livello epatico e miopatie) e delle morti per cause non cardiovascolari, sollevando dubbi legittimi circa la sicurezza di questo regime terapeutico. Infatti, il raddoppio di una dose “convenzionale” di statina in genere provoca, avvicinandosi allo “steady state”, solo un ulteriore modesto vantaggio nella riduzione del colesterolo LDL, a fronte di un incremento significativo della tossicita (figura 1). Si evince molto chiaramente come la doppia inibizione, a livello dell’enterocita operata da ezetimibe e sull’epatocita dalla statina, costituisca la vera novità nell’approccio terapeutico delle dislipidemie proprio per le diverse caratteristiche farmacodinamiche dei due agenti terapeutici e per la specificità della loro azione. Associata a questa doppia inibizione che ne esalta le proprietà farmacodinamiche e gli effetti ipolipidemizzanti, va ricordato il profilo di sicurezza e tollerabilità osservata negli studi di associazione. L’ezetimibe, infatti, non modifica la...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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