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A volte l’opzione più facile è la scelta migliore

Aneurisma dell’aorta ascendente e del bulbo aortico

Il Sig. P.I. di 47 anni (classe 1965) non fuma, non beve e non riferisce nessun fattore di rischio cardiovascolare. Non pratica sport ma ha un BMI di 24,91. In anamnesi riferisce pregresso intervento per varicocele sinistro, non altre patologie importanti. Recentemente eseguiva accertamenti cardiologici con riscontro di aneurisma dell’aorta ascendente: tratto tubulare (TT) 54 mm e giunzione sino-tubulare (GS) 45mm. La valvola aortica presentava insufficienza funzionale di grado medio. L’angioTAC dell’aorta ascendente confermava l’ectasia dell’aorta ascendente (TT 55x57 mm). La visita cardiochirurgica pre-ricovero ha posto indicazione ad intervento cardiochirurgico di sostituzione dell’aorta ascendente, eventuale sostituzione valvolare aortica e/o eventuale intervento di Bentall. Al momento del ricovero il paziente si presentava asintomatico per angor, dispnea e cardiopalmo. La pressione arteriosa era 115/80 mmHg e non assumeva nessuna terapia domiciliare. L’unica cosa che il paziente portava con se, da diversi giorni ormai, era una domanda e un grande dubbio: perché operarsi? Se lui sta bene, non ha dolore, non gli manca il fiato e soprattutto perché iniziare la terapia anticoagulante orale per sempre? Durante il ricovero il paziente è stato sottoposto a studio angiografico che ha evidenziato albero coronarico indenne da lesioni angiograficamente stenosanti e aneurisma dell’aorta ascendente...continua a leggere

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