Introduzione
Nonostante una persistente quota – piuttosto significativa - di pazienti che non rispondono in modo ottimale alla terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT), a 20 anni dall’introduzione del concetto di resincronizzazione con i primi impianti pioneristici (1) nei pazienti con grave cardiomiopatia e dissincronia cardiaca, la CRT rilasciata con stimolazione biventricolare (BiV) in configurazione standard è divenuta una pietra miliare – ampiamente riconosciuta dalle più recenti Linee Guida in materia di scompenso cardiaco (HF) e di stimolazione / CRT (2,3) - nella terapia dei pazienti con HF avanzato e QRS largo. In questi pazienti, un reperto ECG con QRS a morfologia da blocco di branca sinistra (LBBB) rappresenta oggi, per le medesime Linee Guida, un’indicazione di classe I-a oppure classe I-b (QRS > 150ms, 120ms < QRS < 150ms rispettivamente). Le classi d’indicazione scendono rispettivamente a II-a e II-b nel caso di QRS con morfologia non-LBBB, gruppo eterogeneo di pazienti che comprende il blocco di branca destra (RBBB) ed i disturbi aspecifici di conduzione inter- o intra-ventricolare (IVCD). La superiorità dell’aspetto morfologico del QRS all’ECG rispetto alla sua durata è supportata dai risultati di trial randomizzati su ampia scala (4-6). In particolare, lo studio MADIT-CRT (Multicenter...continua a leggere
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ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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