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Deplezione di ferro o anemia nello scompenso cardiaco

Qual è il reale problema?

La sideropenia si ripercuote a livello degli organi ad elevato fabbisogno energetico quali ad es. il muscolo scheletrico e cardiaco. Ciò spiega la possibile presenza di sintomi quali stanchezza e ridotta tolleranza allo sforzo in soggetti sideropenici non ancora anemici. Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica, la sideropenia, anche senza anemia, è frequente e il suo trattamento con ferro per via endovenosa migliora i sintomi e riduce le riacutizzazioni di scompenso e i ricoveri.
La carenza di ferro (sideropenia) è un disturbo molto comune, soprattutto tra le donne in età fertile, i bambini, e gli anziani, e rappresenta la principale causa di anemia a livello mondiale1. In assenza di infiammazione e altre comorbilità, livelli di ferritina <20-30 µg/l sono pressoché diagnostici (specificità fino al 95-99%) di assenza di depositi marziali tissutali2. Il ferro è un microelemento (un adulto normale di 70 Kg ne contiene solo circa 4 g) essenziale per il trasporto di O2 dal sangue ai tessuti attraverso l’emoglobina contenuta nei globuli rossi, ma anche per numerosi altri processi metabolici cellulari (metabolismo energetico, citocromi coinvolti nella respirazione cellulare). La regolazione sistemica del metabolismo marziale avviene principalmente attraverso l’ormone epatico epcidina, che modula l’assorbimento intestinale del ferro e il...continua a leggere

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