Fonte: Europace (2014) 16 (7): 1015-1021. doi: 10.1093/europace/eut370. Lo scopo di questo studio era quello di determinare il numero di pazienti con indicazione ad impianto di ICD in prevenzione primaria o secondaria ammissibili per impianto di S-ICD secondo i criteri dello screening ECG. Un totale di 196 pazienti portatori di ICD con ritmo spontaneo sono stati valutati utilizzando registrazioni di derivazioni ECG in posizione eretta e supina per simulare i 3 vettori di sensing del S-ICD. Ogni derivazione ECG è stata esaminata da due osservatori indipendenti. L'eleggibilità per impianto di S-ICD richiede che siano soddisfatti i criteri di screening ECG in almeno 2 derivazioni sia in posizione eretta che supina. L' 85,2% dei pazienti, complessivamente, [95% intervallo di confidenza (CI): 80,2-90,2%] risultavano conformi ai criteri di screening all' ECG di superficie. La proporzione di pazienti con 3, 2, 1 e 0 derivazioni soddisfacenti erano rispettivamente pari al 37,2% (IC 95%: 30,4-44,0%), 48,0% (95% CI: 41,0-55,0%), 11,2% (95% CI: 6.8 -15.6%), e il 3,6% (95% CI: 1,0-6,2%). Il modello di screening per S-ICD risultava più spesso soddisfatto dalle derivazioni DIII (vettore primario, 83,7%, 95% CI: 78,5-88,9%) e D II (vettore secondario, 82,7%, 95% CI: 77,4-88,0%) rispetto alla D I (vettore alternativo, 52,6%, 95% CI: 45,6-59,6%). Un' aumentata durata del QRS risultava l'unica caratteristica di base associata in modo indipendente con ineleggibilità per impianto di S-ICD. E' stato riscontrato un accordo pari al 92,9% tra i due osservatori indipendenti nella valutazione dell'eleggibilità all' impianto utilizzando il modello di screening per S-ICD. In conclusione, l'85,2% dei pazienti con un'indicazione per impianto di ICD in prevenzione primaria o secondaria presentano un ECG di superficie compatibile con l'impianto S-ICD.
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