Fonte: Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2014: S0939-4753(14)00086-6. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i i ricercatori coordinati da Dalbeni A dell’Università di Verona. Essendo noto che bassi livelli plasmatici di vitamina D sono associati con scompenso cardiaco (HF) i ricercatori hanno voluto valutare il ruolo della supplementazione di vitamina D sulla funzione miocardica in pazienti anziani con HF. Ventitre pazienti con HF con un'età media di 74 anni e livelli di vitamina D < 30 ng / mL, hanno ricevuto 800.000 UI (4000 UI / die) di colecalciferolo o placebo per 6 mesi. I risultati valutati al basale e dopo 6 mesi erano la frazione di eiezione (FE) ed altri parametri ecocardiografici, il propeptide carbossiterminale di procollagene di tipo I (PIP), i peptidi natriuretici, il profilo lipidico, la renina, l’ormone paratiroideo, la pressione arteriosa e l’indice di massa corporea (BMI). Nei 13 pazienti in trattamento attivo per 6 mesi, le concentrazioni medie di 25-idrossi vitamina D plasmatiche (15,51 vs -1,40 ng / mL, p < 0.001) e di calcio plasma (9,3-9,6 mmol / L, p < 0.05) sono aumentate in modo significativo. Tuttavia, altri biomarcatori del metabolismo osseo non differivano tra il gruppo di trattamento e il gruppo placebo. La FE è aumentata significativamente nel gruppo di intervento (6,71 vs -4,3%, p < 0,001) e la concentrazione sierica di PIP è aumentata solo nel gruppo placebo dopo 6 mesi (1.140,98 vs -145 mcg / L, p < 0,05). La pressione arteriosa sistolica era più bassa dopo 6 mesi di trattamento (129,6-122,7 mm Hg, p < 0.05). Nessuna variazione significativa è stata osservata per altri parametri.
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Sergio Zamboni
Non credo ci sia altro da aggiungere...
Al di là degli effetti extraossei andrebbe considerato obbligatorio correggere il deficit (< 20 ng/ml secondo l'IOM e
Con la supplementazione con colecalciferolo è praticamente impossibile l'intossicazione
Grande evidenza all'aumento della FE
e alla riduzione della pressione arteriosa sistolica.
Quale il meccanismo di azione?
Il lavoro è limitato ma ha grande valore.Con una spesa minima si possono avere grandi risultati.L'articolo si riferisce alla FE e PA in particolare ma avrebbe un grande significato se avessero considerato la tipologia di pazienti con malattie autoimmuni.
Stare arroccati a difendere alcune posizioni non giova!!