Fonte: Portola Pharmaceuticals [press release]. L’azienda farmaceutica Portola Pharmaceuticals ha annunciato a SAN FRANCISCO, il primo ottobre 2014, i risultati preliminari di uno studio di fase 3 disegnato per testare l’efficacia di un antidoto dei nuovi anticoagulanti orali (NAOC), gli inibitori del fattore Xa. Un bolo endovena di andexanet alfa è in grado di inibire "immediatamente e significativamente" l’effetto anticoagulante dell’apixaban nello studio ANNEXA-A eseguito su 33 volontari sani trattati con apixaban (5 mg due volte al giorno per quattro giorni) e poi randomizzati ad andexanet alfa 400 mg o placebo. I risultati dello studio ANNEXA-A saranno presentati lunedì 17 novembre 2014 durante il Congresso dell’ American Heart Association 2014 che si terrà a Chicago, IL. Sulla scorta di tali risultati incoraggianti, la compagnia Portola ha intenzione di accelerare l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) del suddetto farmaco che attualmente è“relegato”ai sanguinamenti potenzialmente letali. L’Idarucizumab, un antidoto dell’inibitore della trombina orale dabigatran è attualmente in via di sperimentazione. Diversamente dai sanguinamenti in corso di terapia con warfarin, che possono esser trattati con basse dosi di Vitamina K o con I nuovi concentrati di complesso protrombinico umano, attualmente non esiste in commercio alcun antidoto approvato per i sanguinamenti da dabigatran o da inibitori del fattore Xa pertanto l'andexanet alfa potrebbre rapprensentare "una svolta” nella gestione del sanguinamento da NAOC. L’azienda attualmente sta testando l’antidoto dell’inibitore del fattore Xa anche per il rivaroxaban, l’edoxaban, ed il betrixaban ma anche nei pazienti trattati con enoxaparina. La seconda parte dello studio ANNEXA-A study è attualmente in corso con un disegno simile al primo (bolo endovenoso di andexanet alfa seguito da infusione continua di 4 mg/min per le successive 4 ore o di placebo per due ore). I risultati di tale studio saranno disponibili dal 2015.
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