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RMN e rischio di tachicardia ventricolare nella CMI in età pediatrica |
Fonte: April 15, 2016 - Volume 117, Issue 8, Pages 1342-1348 - DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.amjcard.2016.01.032 - Joseph A. Spinner, MD. Questo studio ha valutato la relazione della massa ventricolare sinistra e LGE alla cardio RMN in pazienti pediatrici con cardiomiopatia ipertrofica (CMI) con l’insorgenza di tachicardia ventricolare (TV). La distribuzione dell’ipertrofia e del LGE veniva valutata secondo un modello a 17 segmenti. Un LGE è stato presente 17 di 33 soggetti (52%). Una TV era presente alla registrazione Holter o stress test in 7 pazienti, di cui 5 pazienti (71%) presentavano LGE. Ogni segmento aggiuntivo di LGE si associava ad un aumento delle probabilità di TV (odds ratio [OR] 1,4, 95% CI 1,1-1,9) e meno di 5 segmenti con LGE avevano il 93% di specificità di presenza o assenza di TV (OR 0,06, 95% CI 0,01 e 0,5). LA TV era più comune nei pazienti con distribuzione settale apicale (p = 0,03), inferosettale basale (p <0,01), e (p = 0.04) nei segmenti basali inferiori, mentre un LGE nei segmenti più comunemente coinvolti (medioanterosettale e medioinferosettale) non era associato a TV (p = 0,13, 0,26). I pazienti con TV avevano maggiore indice di massa ventricolare sinistra (76,4 ± 40,4 g / M2.7 vs 50,9 ± 24,3 g / M2.7; p = 0,03). Ogni centimetro di maggiore spessore massimo è stato associato ad una maggiore probabilità di TV (OR 2,9, IC 95% 1,2-6,8). leggi anche |
- Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico
Fonte: ACC Congress 2024 - Li Z, Wereski R, Anand A, et al. J Am Coll Cardiol. 2024 (doi:10.1016/j.jacc.2024.03.365). Uno studio pubblicato sul "Journal of the American College of Cardiology" ha confrontato livelli di troponina cardiaca I ad alta sensibilità uniformi o diversi in uomini e donne per l’esclusione di infarto miocardico all’arrivo in Pronto Soccorso. L’utilizzo di un singolo cut-off ( Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impellaleggi la news - Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico
Fonte: ACC Congress 2024 - Yndigegn T, Lindahl B, Mars K, et al. NEJM. 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2401479). Uno studio pubblicato sul "New England Journal of Medicine" ha indagato l'effetto del trattamento a lungo termine con beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico acuto che hanno conservato una frazione di eiezione ventricolare sinistra del 50% o superiore. Lo studio, condotto tra il settembre 2017 e maggio 2023 in 45 centri distribuiti in Svezia, Estonia e Nuova Zelanda, ha coinvolto 5020 pazienti, dei quali il 95,4% erano in Svezia. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a ricevere beta-bloccanti (metoprololo o bisoprololo) o nessun trattamento con beta-bloccanti. Dopo un periodo mediano di follow-up di 3,5 anni, il risultato primario...leggi la news - Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impella
Fonte: ACC Congress 2024 - Møller JE, Engstrøm T, Jensen LO, et al. NEJM 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2312572). Nello studio DanGer Shock, l'impianto della pompa a flusso micro-assiale Impella CP si è dimostrata capace di aumentare la sopravvivenza a sei mesi tra i pazienti con infarto miocardico e sopraslivellamento del segmento ST (STEMI) complicato da shock cardiogeno. Lo studio, condotto presso 14 centri in Danimarca, Germania e Regno Unito, ha analizzato i dati di 355 pazienti trattati per STEMI con shock cardiogeno (età mediana 67 anni, 79% uomini), randomizzati a ricevere la terapia standard o la terapia standard più una pompa Impella CP prima, durante o fino a 12 ore dopo l’angioplastica. L'endpoint primario, morte per...leggi la news
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