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La prognosi dei pazienti asintomatici con stenosi aterosclerotiche intracraniche |
Fonte: Gutierrez et al DOI: 10.1016/j.jacc.2021.05.041. Le stenosi aterosclerotiche intracranica (SAI) sono una delle cause più comuni di ictus in tutto il mondo e conferiscono un alto rischio di recidiva, nonostante una gestione aggressiva dei fattori di rischio. Gutierrez e colleghi hanno identificato il ruolo dei fattori di rischio e del rischio di eventi vascolari in soggetti con SAI asintomatica per una migliore stratificazione del rischio. I partecipanti senza ictus dello studio NOMAS (Northern Manhattan Study), seguito prospetticamente dal 1993, sono stati sottoposti a valutazione angiografica con risonanza magnetica cerebrale. Sono state valutate le stenosi in 11 arterie cerebrali e indicate come segue: 0: nessuna stenosi; 1: <50% o irregolarità luminali; 2: 50%-69%; e 3: stenosi o gap di flusso ≥70%. Il campione incluso comprendeva 1.211 partecipanti dello studio NOMAS (età media: 71 ± 9 anni; 59% donne; 65% ispanici; 45% con stenosi). Età avanzata (OR: 1,02 all'anno; 95% IC: da 1,01 a 1,04), durata dell'ipertensione (OR: 1,01 all'anno; 95% IC: da 1,00 a 1,02), maggior numero di farmaci ipoglicemizzanti (OR: 1,64 per ciascun farmaco ; 95% IC: da 1,24 a 2,15) e lipoproteine ad alta densità (OR: 0,96 per mg/dL; 95% IC: da 0,92 a 0,99) sono state associate alle SAI. Il rischio di eventi più elevato è stato osservato tra i partecipanti con SAI ≥70% (5,5% rischio annuo di eventi vascolari; HR: 2,1; 95% IC: da 1,4 a 3,2; rispetto a quelli senza SAI). Le SAI sono un marker di malattia aterosclerotica accertata in soggetti senza ictus e la diagnosi accidentale di SAI dovrebbe innescare una valutazione approfondita della salute vascolare globale. leggi anche |
- Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico
Fonte: ACC Congress 2024 - Li Z, Wereski R, Anand A, et al. J Am Coll Cardiol. 2024 (doi:10.1016/j.jacc.2024.03.365). Uno studio pubblicato sul "Journal of the American College of Cardiology" ha confrontato livelli di troponina cardiaca I ad alta sensibilità uniformi o diversi in uomini e donne per l’esclusione di infarto miocardico all’arrivo in Pronto Soccorso. L’utilizzo di un singolo cut-off ( Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impellaleggi la news - Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico
Fonte: ACC Congress 2024 - Yndigegn T, Lindahl B, Mars K, et al. NEJM. 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2401479). Uno studio pubblicato sul "New England Journal of Medicine" ha indagato l'effetto del trattamento a lungo termine con beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico acuto che hanno conservato una frazione di eiezione ventricolare sinistra del 50% o superiore. Lo studio, condotto tra il settembre 2017 e maggio 2023 in 45 centri distribuiti in Svezia, Estonia e Nuova Zelanda, ha coinvolto 5020 pazienti, dei quali il 95,4% erano in Svezia. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a ricevere beta-bloccanti (metoprololo o bisoprololo) o nessun trattamento con beta-bloccanti. Dopo un periodo mediano di follow-up di 3,5 anni, il risultato primario...leggi la news - Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impella
Fonte: ACC Congress 2024 - Møller JE, Engstrøm T, Jensen LO, et al. NEJM 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2312572). Nello studio DanGer Shock, l'impianto della pompa a flusso micro-assiale Impella CP si è dimostrata capace di aumentare la sopravvivenza a sei mesi tra i pazienti con infarto miocardico e sopraslivellamento del segmento ST (STEMI) complicato da shock cardiogeno. Lo studio, condotto presso 14 centri in Danimarca, Germania e Regno Unito, ha analizzato i dati di 355 pazienti trattati per STEMI con shock cardiogeno (età mediana 67 anni, 79% uomini), randomizzati a ricevere la terapia standard o la terapia standard più una pompa Impella CP prima, durante o fino a 12 ore dopo l’angioplastica. L'endpoint primario, morte per...leggi la news
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