MicroRNA circolanti come nuovi biomarcatori per la stratificazione del rischio nei pazienti con fibrillazione atriale: il futuro è ora?
Fonte: ISTH Congress 2022 .

La predizione degli eventi cardiovascolari avversi maggiori (major adverse cardiovascular events, MACE) nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) è essenziale per l’ottimizzazione delle strategie preventive e terapeutiche in questi pazienti. Tuttavia, ad oggi, non esistono parametri affidabili per la predizione di tali eventi. In questo studio, presentato durante il Congresso ISTH 2022, gli autori hanno quindi valutato il valore predittivo dei valori circolanti di microRNA in questi pazienti. A tale scopo, è stato eseguito uno studio caso-controllo in 418 pazienti con FA, seguiti per l’endpoint dell’occorrenza di MACE (ictus, infarto miocardico o morte per cause cardiovascolari). In particolare, è stato eseguito un sequenziamento di tutti i microRNA misurabili in 13 pazienti con MACE e 13 controlli matchati per età, sesso e CHA2DS2-VASc score. È stata dunque valutata l’espressione differenziale di microRNA in pazienti con e senza morte cardiovascolare. Mentre nell’intera coorte analizzata, tra i 184 microRNA analizzati, nessuno aveva raggiunto la significatività nella predizione del rischio di MACE, un’associazione significativa è stata osservata analizzando i soli pazienti con morte cardiovascolare. In questi, solo il microRNA-411-11p è risultato essere un predittore indipendente dell’evento (hazard ratio 1.98 [95%CI 1.06-3.72]). Infine, all’analisi di validazione. tale biomarcatore è risultato inoltre affidabile anche nel predire il rischio di MACE (hazard ratio 2.12 [95%CI 1.16-4.11]). In base a questi risultati, da confermare in ulteriori studi, gli Autori concludono che la valutazione delle concentrazioni di microRNA si possa rivelare utile nella predizione del rischio in pazienti con FA.

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