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Apixaban per il trattamento del tromboembolismo venoso nei pazienti severamente obesi: una scelta pesante |
Fonte: ISTH Congress 2022 . Mentre le linee guida ISTH 2016 raccomandavano di non utilizzare gli anticoagulanti orali diretti per il trattamento del tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti severamente obesi (cioè con indice di massa corporea >40 kg/m2 o peso >120 kg) o, nel caso di utilizzo, di valutarne le concentrazioni plasmatiche, l’aggiornamento delle linee guida del 2021 ha suggerito l’utilizzo di dosi standard di apixaban e rivaroxaban indipendente dall’indice di massa corporea e dal peso. Tuttavia, la reale efficacia di tale raccomandazione è sostenuta da pochi dati. In questo studio, presentato durante il Congresso ISTH 2022, gli Autori hanno quindi analizzato retrospettivamente i valori plasmatici del farmaco ed il rischio di ricorrenza di TEV a 12 mesi in pazienti severamente obesi trattati con apixaban. Sono stati quindi analizzati i dati di 240 pazienti trattati con apixaban per una storia di TEV. Tra i pazienti trattati con una dose di 5 mg b.i.d., sono stati identificati 36 pazienti con peso >120 kg e 39 pazienti con indice di massa corporea >40 kg/m2. Analizzando le concentrazioni plasmatiche del farmaco, è stato osservato come queste fossero all’interno dei livelli raccomandati in ogni caso e, durante il follow-up, nessun paziente è andato incontro a recidive di TEV (eccetto un singolo paziente che aveva sospeso il farmaco spontaneamente per 5 giorni). In base a tali risultati, gli Autori sostengono le raccomandazioni delle linee guida ISTH 2021, secondo cui l’apixaban sarebbe efficace nella prevenzione di recidiva di TEV anche nei pazienti severamente obesi. leggi anche |
- Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico
Fonte: ACC Congress 2024 - Li Z, Wereski R, Anand A, et al. J Am Coll Cardiol. 2024 (doi:10.1016/j.jacc.2024.03.365). Uno studio pubblicato sul "Journal of the American College of Cardiology" ha confrontato livelli di troponina cardiaca I ad alta sensibilità uniformi o diversi in uomini e donne per l’esclusione di infarto miocardico all’arrivo in Pronto Soccorso. L’utilizzo di un singolo cut-off ( Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impellaleggi la news - Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico
Fonte: ACC Congress 2024 - Yndigegn T, Lindahl B, Mars K, et al. NEJM. 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2401479). Uno studio pubblicato sul "New England Journal of Medicine" ha indagato l'effetto del trattamento a lungo termine con beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico acuto che hanno conservato una frazione di eiezione ventricolare sinistra del 50% o superiore. Lo studio, condotto tra il settembre 2017 e maggio 2023 in 45 centri distribuiti in Svezia, Estonia e Nuova Zelanda, ha coinvolto 5020 pazienti, dei quali il 95,4% erano in Svezia. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a ricevere beta-bloccanti (metoprololo o bisoprololo) o nessun trattamento con beta-bloccanti. Dopo un periodo mediano di follow-up di 3,5 anni, il risultato primario...leggi la news - Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impella
Fonte: ACC Congress 2024 - Møller JE, Engstrøm T, Jensen LO, et al. NEJM 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2312572). Nello studio DanGer Shock, l'impianto della pompa a flusso micro-assiale Impella CP si è dimostrata capace di aumentare la sopravvivenza a sei mesi tra i pazienti con infarto miocardico e sopraslivellamento del segmento ST (STEMI) complicato da shock cardiogeno. Lo studio, condotto presso 14 centri in Danimarca, Germania e Regno Unito, ha analizzato i dati di 355 pazienti trattati per STEMI con shock cardiogeno (età mediana 67 anni, 79% uomini), randomizzati a ricevere la terapia standard o la terapia standard più una pompa Impella CP prima, durante o fino a 12 ore dopo l’angioplastica. L'endpoint primario, morte per...leggi la news
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