Statine: efficaci anche contro la malattia di fegato
Fonte: Vell M. Association of Statin Use With Risk of Liver Disease, Hepatocellular Carcinoma, and Liver-Related Mortality. JAMA 2023; doi: 10.1001/jamanetworkopen.2023.20222.

Nuove speranze emergono per la prevenzione e il trattamento delle malattie epatiche grazie ai risultati di uno studio condotto su più di 1.7 milioni di individui. L'obiettivo dello studio è stato indagare se l'uso regolare delle statine potesse ridurre l'incidenza di malattie del fegato, in particolare il carcinoma epatocellulare (HCC), e i decessi correlati al fegato nella popolazione generale. Attraverso un'analisi basata su dati provenienti da 3 coorti diverse, i ricercatori hanno valutato un totale di 1.785.491 individui, in cui sono stati osservati i benefici epatici delle statine. Gli individui sono stati abbinati tramite un'analisi di propensity score matching in base a criteri anagrafici e per patologia. I risultati hanno mostrato che l'uso regolare di statine ha ridotto del 15% il rischio di sviluppare malattie epatiche e del 28% i decessi correlati al fegato rispetto a chi non utilizzava statine. Inoltre, l'associazione tra l'uso di statine e il carcinoma epatocellulare (HCC) è stata ancora più evidente, con una diminuzione del rischio fino al 74% rispetto ai non utilizzatori. L'associazione epatoprotettiva delle statine è risultata dipendente dal tempo e dal dosaggio, con una riduzione di rischio di sviluppare malattia epatica del 24% dopo 1 anno continuativo di utilizzo di statine. Inoltre, l'assunzione di statine è stata particolarmente vantaggiosa negli uomini, nei soggetti con diabete e in quelli con un indice Fibrosis-4 elevato. Questi risultati forniscono importanti indicazioni sulla potenziale efficacia delle statine nella prevenzione delle malattie del fegato e aprono la strada a ulteriori studi.

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