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Sigarette elettroniche per smettere di fumare: efficaci quanto la varenciclina |
Fonte: Lin H, JAMA Internal Medicine. 2024; doi:10.1001/jamainternmed.2023.7846. L’uso delle sigarette elettroniche (EC) suscita dibattiti in ambito sanitario visti i potenziali benefici per la cessazione fumo di sigaretta con un’alternativa apparentemente meno dannosa, contrastati dalla mancanza di dati certi sulla sicurezza. Come forma di terapia sostitutiva della nicotina (nicotine replacement therapy, NRT), le EC offrono un'accessibilità più ampia rispetto ai prodotti NRT tradizionali come le gomme da masticare alla nicotina e la vareniclina, nel favorire la cessazione del fumo. Tuttavia, i confronti diretti tra le EC e la vareniclina sono limitati. Un nuovo studio randomizzato condotto in Cina stato ha coinvolto 1.068 partecipanti fumatori di almeno 10 sigarette al giorno motivati a smettere che sono stati randomizzati al trattamento con EC (30 mg/mL di sale di nicotina per 2 settimane e 50 mg/mL successivamente), o con vareniclina (0,5 mg, una volta al giorno per 3 giorni; 0,5 mg, due volte al giorno per 4 giorni; e 1 mg, due volte al giorno, dopo), o con gomme da masticare alla nicotina (NRT) da 2 mg (per fumatori di ≤20 sigarette al giorno) o 4 mg (>20 sigarette al giorno), tutte fornite per 12 settimane e accompagnate da supporto comportamentale. I tassi di cessazione del fumo a 6 mesi erano rispettivamente del 15,7%, 14,2%, e 8,8% nei gruppi EC, vareniclina e NRT. L'aderenza al trattamento è stata simile in tutti i gruppi di studio durante i primi 3 mesi, ma nel braccio EC il 62,8% dei partecipanti continuava a utilizzare le EC a 6 mesi, senza ulteriore prosecuzione del trattamento negli altri due bracci di studio. Gli effetti collaterali più comuni erano irritazione della gola (7,8%) e della bocca (6,9%) nel braccio EC, nausea (8,8%) nel braccio vareniclina, e irritazione della gola (8,0%) e della bocca (8,8%) nel braccio NRT. Lo studio ha rilevato quindi che l'efficacia delle EC, quando fornite con un minimo supporto comportamentale, è non inferiore a quella della vareniclina e superiore a quella delle gomme da masticare alla nicotina. leggi anche |
- Inquinamento ambientale e rischio di diabete: si respira una brutta aria
Fonte: Shen Y et al. Diabetes Care. 2024; doi: 10.2337/dc23-2153. L’impatto negativo dell’inquinamento ambientale sulla salute è ormai noto ed è uno degli stimoli a promuovere cambiamenti nelle politiche energetiche. Un recente studio ha evidenziato una significativa correlazione tra l'esposizione a lungo termine al particolato fine (PM2.5) e l'aumento del rischio di diabete tra le donne cinesi in età riproduttiva. La ricerca, condotta su un campione di oltre 20 milioni di donne di età compresa tra i 20 e i 49 anni, ha utilizzato dati raccolti dal National Free Preconception Health Examination Project tra il 2010 e il 2015. L'analisi ha dimostrato che un aumento di 27 μg/m3 nella concentrazione media di PM2.5 per un...leggi la news - Denervazione e rimodellamento miocardico nello scompenso: influenza del volume extracellulare e impatto sulla capacità d’esercizio
Fonte: da Silva, et al. 10.1161/JAHA.124.03526. La scintigrafia con 123Iodo-meta-iodobenzilguanidina è utile per valutare la disfunzione autonomica cardiaca e prevedere il rischio di eventi nei pazienti con insufficienza cardiaca (heart failure, HF). Tuttavia, la relazione tra la funzione simpatica cardiaca e il rimodellamento miocardico e la fibrosi rimane sconosciuta. In questo studio, gli autori hanno mirato a valutare la funzione simpatica cardiaca nei pazienti con HF e la sua relazione con il rimodellamento miocardico e la capacità di esercizio. In particolare, sono stati arruolati con HF e classe NYHA II–III, classificati in base alla frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) in preservata (≥45%) e ridotta. La morfologia/funzione ventricolare e la frazione di volume extracellulare miocardico...leggi la news - Inibitori SGLT2 e agonisti del recettore GLP-1: l’unione fa la forza
Fonte: Apperloo E et al. Lancet Diabetes Endocrinology. 2024; doi: 10.1016/S2213-8587(24)00155-4. L'associazione terapeutica fra SGLT2 inibitori e agonisti del recettore del GLP-1 (GLP-1RA) è di particolare interesse grazie ai loro benefici cardiorenali potenzialmente sinergici. Un nuovo studio ha esplorato l'efficacia e la sicurezza degli inibitori del SGLT2 in combinazione con o senza GLP-1RA nei pazienti con diabete di tipo 2. La metanalisi, che ha incluso 12 studi randomizzati, controllati con placebo e condotti in doppio cieco, ha esaminato 73.238 partecipanti, di cui 3.065 erano in trattamento con agonisti del recettore GLP-1. I risultati hanno mostrato che gli inibitori SGLT2 riducono il rischio di eventi cardiovascolari maggiori, insufficienza cardiaca, morte cardiovascolare e progressione della malattia renale...leggi la news - Dapagliflozin e circolo polmonare: un toccasana per l’HFpEF?
Fonte: Reddy, et al. 10.1001/jamacardio.2024.1914. I meccanismi alla base dell’efficacia delle gliflozine nei pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata (HFpEF) non sono del tutto chiari. Considerato il ruolo cardine del circolo polmonare in questi pazienti, gli Autori di questo studio hanno testato gli effetti del dapagliflozin sulle prestazioni del ventricolo destro e dell’arteria polmonare e sulle pressioni polmonari a riposo e durante l'esercizio in un gruppo di pazienti con HFpEF. A tale scopo, è stata eseguita una sotto-analisi dello studio clinico randomizzato CAMEO-DAPA (che ha dimostrato un miglioramento della pressione di incuneamento capillare polmonare [PCWP] a riposo e durante l'esercizio dopo un trattamento di 24 settimane con dapagliflozin rispetto al placebo). Sono...leggi la news
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