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Come gestire una reazione allergica in un paziente con sindrome del QT lungo? |
Fonte: Welzel T., Ziesenitz V. C., Seitz S., et al. DOI: 10.1016/j.anai.2018.07.027. La LQTS (sindrome del QT lungo) è un gruppo eterogeneo di disturbi della ripolarizzazione miocardica caratterizzati da un prolungamento dell'intervallo QT che potenzialmente può sfociare in aritmie ventricolari (soprattutto torsione di punta), pericolose per la vita. I dati sul trattamento farmacologico in caso di anafilassi nella LQTS sono scarsi. Per cui è stata eseguita questa review narrativa. I sintomi allergici locali possono essere trattati in modo sicuro principalmente con fexofenadina, levocetirizina, desloratadina o cetirizina e, se necessario, un breve ciclo di corticosteroidi. In caso di sintomi sistemici, è necessario somministrare epinefrina. Può essere meno efficace nei pazienti con LQTS trattati con β-bloccanti, rendendo necessario l'uso del glucagone come trattamento aggiuntivo. In caso di ostruzione delle vie aeree inferiori, si deve usare ipratropio bromuro, ma se non è efficace si possono usare agenti β2-adrenergici per via inalatoria. È indicato un monitoraggio cardiaco continuo con l'uso di epinefrina e di agenti β2-adrenergici per via inalatoria; infine clemastina e dimetindene devono essere evitati nei pazienti con LQTS. leggi anche |
- Inquinamento ambientale e rischio di diabete: si respira una brutta aria
Fonte: Shen Y et al. Diabetes Care. 2024; doi: 10.2337/dc23-2153. L’impatto negativo dell’inquinamento ambientale sulla salute è ormai noto ed è uno degli stimoli a promuovere cambiamenti nelle politiche energetiche. Un recente studio ha evidenziato una significativa correlazione tra l'esposizione a lungo termine al particolato fine (PM2.5) e l'aumento del rischio di diabete tra le donne cinesi in età riproduttiva. La ricerca, condotta su un campione di oltre 20 milioni di donne di età compresa tra i 20 e i 49 anni, ha utilizzato dati raccolti dal National Free Preconception Health Examination Project tra il 2010 e il 2015. L'analisi ha dimostrato che un aumento di 27 μg/m3 nella concentrazione media di PM2.5 per un...leggi la news - Denervazione e rimodellamento miocardico nello scompenso: influenza del volume extracellulare e impatto sulla capacità d’esercizio
Fonte: da Silva, et al. 10.1161/JAHA.124.03526. La scintigrafia con 123Iodo-meta-iodobenzilguanidina è utile per valutare la disfunzione autonomica cardiaca e prevedere il rischio di eventi nei pazienti con insufficienza cardiaca (heart failure, HF). Tuttavia, la relazione tra la funzione simpatica cardiaca e il rimodellamento miocardico e la fibrosi rimane sconosciuta. In questo studio, gli autori hanno mirato a valutare la funzione simpatica cardiaca nei pazienti con HF e la sua relazione con il rimodellamento miocardico e la capacità di esercizio. In particolare, sono stati arruolati con HF e classe NYHA II–III, classificati in base alla frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) in preservata (≥45%) e ridotta. La morfologia/funzione ventricolare e la frazione di volume extracellulare miocardico...leggi la news - Inibitori SGLT2 e agonisti del recettore GLP-1: l’unione fa la forza
Fonte: Apperloo E et al. Lancet Diabetes Endocrinology. 2024; doi: 10.1016/S2213-8587(24)00155-4. L'associazione terapeutica fra SGLT2 inibitori e agonisti del recettore del GLP-1 (GLP-1RA) è di particolare interesse grazie ai loro benefici cardiorenali potenzialmente sinergici. Un nuovo studio ha esplorato l'efficacia e la sicurezza degli inibitori del SGLT2 in combinazione con o senza GLP-1RA nei pazienti con diabete di tipo 2. La metanalisi, che ha incluso 12 studi randomizzati, controllati con placebo e condotti in doppio cieco, ha esaminato 73.238 partecipanti, di cui 3.065 erano in trattamento con agonisti del recettore GLP-1. I risultati hanno mostrato che gli inibitori SGLT2 riducono il rischio di eventi cardiovascolari maggiori, insufficienza cardiaca, morte cardiovascolare e progressione della malattia renale...leggi la news - Dapagliflozin e circolo polmonare: un toccasana per l’HFpEF?
Fonte: Reddy, et al. 10.1001/jamacardio.2024.1914. I meccanismi alla base dell’efficacia delle gliflozine nei pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata (HFpEF) non sono del tutto chiari. Considerato il ruolo cardine del circolo polmonare in questi pazienti, gli Autori di questo studio hanno testato gli effetti del dapagliflozin sulle prestazioni del ventricolo destro e dell’arteria polmonare e sulle pressioni polmonari a riposo e durante l'esercizio in un gruppo di pazienti con HFpEF. A tale scopo, è stata eseguita una sotto-analisi dello studio clinico randomizzato CAMEO-DAPA (che ha dimostrato un miglioramento della pressione di incuneamento capillare polmonare [PCWP] a riposo e durante l'esercizio dopo un trattamento di 24 settimane con dapagliflozin rispetto al placebo). Sono...leggi la news
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