Inibitori SGLT2 e agonisti del recettore GLP-1: l’unione fa la forza
Fonte: Apperloo E et al. Lancet Diabetes Endocrinology. 2024; doi: 10.1016/S2213-8587(24)00155-4.

L'associazione terapeutica fra SGLT2 inibitori e agonisti del recettore del GLP-1 (GLP-1RA) è di particolare interesse grazie ai loro benefici cardiorenali potenzialmente sinergici. Un nuovo studio ha esplorato l'efficacia e la sicurezza degli inibitori del SGLT2 in combinazione con o senza GLP-1RA nei pazienti con diabete di tipo 2. La metanalisi, che ha incluso 12 studi randomizzati, controllati con placebo e condotti in doppio cieco, ha esaminato 73.238 partecipanti, di cui 3.065 erano in trattamento con agonisti del recettore GLP-1. I risultati hanno mostrato che gli inibitori SGLT2 riducono il rischio di eventi cardiovascolari maggiori, insufficienza cardiaca, morte cardiovascolare e progressione della malattia renale cronica, indipendentemente dall'uso concomitante di agonisti del recettore GLP-1. In particolare, l'uso di SGLT2 inibitori ha dimostrato una riduzione del 19% del rischio di eventi cardiovascolari maggiori e del 35% della progressione della malattia renale cronica. Inoltre, i pazienti trattati con SGLT2 inibitori hanno avuto meno eventi avversi gravi rispetto a quelli trattati con placebo, confermando il profilo di sicurezza favorevole di questi farmaci. Questi risultati supportano l'uso combinato di SGLT2 inibitori e agonisti del recettore GLP-1 per migliorare gli esiti cardiovascolari e renali nei pazienti con diabete di tipo 2, fornendo ulteriori evidenze per le linee guida cliniche che raccomandano queste terapie in combinazione.

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