Ultimi Blog Inseriti
- Metoprololo e allucinazioni visive...una serie di case report
(6 commenti) - Vericiguat e Sacubitril/Valsartan: l’unione fa la forza?
(1 commento) - Sacubitril/valsartan nel paziente con insufficienza mitralica funzionale: i dati dello studio PRIME
(1 commento) - Verapamil efficace come antidiabetico? Sembrerebbe di sì!
(13 commenti) - È improbabile che il consumo di caffeina causi fibrillazione atriale anzi un consumo abituale può ridurne il rischio
(32 commenti) - Effetti del sildenafil sulle funzioni ventricolare e vascolare nello scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata
(3 commenti) - Antagonisti del recettore dell'endotelina nella fibrosi polmonare idiopatica: cè ancora da lavorare..
(3 commenti) - Ossido nitrico sintasi: regolazione e funzione
(3 commenti) - L’aspirina in prevenzione primaria: quali sono i rischi e i benefici? Risultati di una review e metanalisi
(2 commenti) - Antialdosteronici: E’ arrivato il momento di modificare la terapia medica dello scompenso cardiaco?
(10 commenti)
Dapagliflozin e circolo polmonare: un toccasana per l’HFpEF? |
Fonte: Reddy, et al. 10.1001/jamacardio.2024.1914. I meccanismi alla base dell’efficacia delle gliflozine nei pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata (HFpEF) non sono del tutto chiari. Considerato il ruolo cardine del circolo polmonare in questi pazienti, gli Autori di questo studio hanno testato gli effetti del dapagliflozin sulle prestazioni del ventricolo destro e dell’arteria polmonare e sulle pressioni polmonari a riposo e durante l'esercizio in un gruppo di pazienti con HFpEF. A tale scopo, è stata eseguita una sotto-analisi dello studio clinico randomizzato CAMEO-DAPA (che ha dimostrato un miglioramento della pressione di incuneamento capillare polmonare [PCWP] a riposo e durante l'esercizio dopo un trattamento di 24 settimane con dapagliflozin rispetto al placebo). Sono stati valutati gli effetti del dapagliflozin sul carico vascolare polmonare e sull’accoppiamento ventricolo destro-arteria polmonare (RV-PA) utilizzando l’ecocardiografia simultanea e test emodinamici invasivi durante l'esercizio. Sono stati reclutati solo pazienti con HFpEF confermato emodinamicamente e PCWP durante esercizio almeno 25 mmHg. Tra i 37 partecipanti randomizzati (età media 67 anni; 25 donne; indice di massa corporea medio 34,9), non è stato osservato alcun effetto del dapagliflozin sulle pressioni polmonari e l’accoppiamento RV-PA a riposo. Tuttavia, con l'esercizio, il dapagliflozin ha migliorato la compliance dell’arteria polmonare e ne ha ridotto la rigidità. La funzione del ventricolo durante l'esercizio è migliorata, così come l’indice di pulsatilità dell’arteria polmonare. Tali miglioramenti sono stati correlati con la riduzione della pressione atriale destra e della PCWP. Infine, il dapagliflozin ha aumentato la compliance dell’arteria polmonare per qualsiasi valore di resistenza vascolare polmonare durante l'esercizio. leggi anche |
- Statine a bassa o moderata intensità con ezetimibe: un'efficace alternativa alle statine ad alta intensità
Fonte: Jun JE et al. Eur J Prev Cardiol. 2024. doi: 10.1093/eurjpc/zwae081. Uno studio recente ha confrontato l'efficacia in prevenzione primaria della combinazione di statine a bassa o moderata intensità con ezetimibe rispetto alla monoterapia con statine ad alta intensità nella prevenzione delle malattie cardiovascolari (CVD) e della mortalità per tutte le cause. Utilizzando i dati del Servizio Sanitario Nazionale Coreano, sono stati creati due gruppi di confronto, confrontando monoterapia con statine ad alta intensità e la combinazione di statine a bassa o moderata intensità con ezetimibe. L'endpoint primario includeva infarto miocardico (MI), ictus e morte per tutte le cause. L'endpoint secondario considerava ciascun evento individualmente. I risultati hanno mostrato che la combinazione di statine...leggi la news - Efficacia degli SGLT2i nella progressione della malattia renale cronica in pazienti senza diabete
Fonte: Nakhleh A et al. Diabetes Obes Metab. 2024. doi: 10.1111/dom.15623. Uno studio ha valutato gli effetti degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio-2 (SGLT2i) sulla progressione della malattia renale cronica (CKD) in pazienti senza diabete, in un contesto di vita reale. Lo studio ha coinvolto 354 pazienti con CKD e un filtrato glomerulare stimato (eGFR) tra 25 e 60 mL/min/1.73 m², trattati con dapagliflozin o empagliflozin, seguiti per una mediana di 527 giorni. L'età media era di 72,8 anni, il 26% dei pazienti era di sesso femminile, e il 91% usava farmaci che bloccano il sistema renina-angiotensina. Prima del trattamento, la velocità di declino della funzione renale (pendenza media dell'eGFR) era di −5.6 mL/min/1.73 m² all'anno....leggi la news - La relazione causale tra malattia coronarica e Alzheimer: uno studio bidirezionale di randomizzazione Mendeliana
Fonte: Zhong et al https://doi.org/10.1161/JAHA.123.03281. L’associazione tra cattiva salute cardiovascolare e declino cognitivo, nonché progressione della demenza, è stata riscontrata in alcuni studi e in altri no. Recentemente è stato pubblicato uno studio che ha utilizzato la randomizzazione mendeliana (MR) per indagare la relazione causale tra la malattia di Alzheimer (AD), i livelli circolanti di tau totale e la malattia coronarica (CAD). Questo studio ha utilizzato la risonanza magnetica per indagare la relazione causale tra AD o livelli circolanti di tau totale e CAD, tra cui cardiopatia ischemica, infarto miocardico, malattia coronarica, aterosclerosi coronarica e insufficienza cardiaca. L’analisi primaria ha utilizzato il metodo ponderato con varianza inversa, con la pleiotropia e l’eterogeneità valutate utilizzando la...leggi la news - L'inquinamento ambientale e gli outcomes avversi nei pazienti con scompenso cardiaco
Fonte: Mentias et al https://doi.org/10.1161/JAHA.123.032902. L'esposizione al particolato fine (<2,5 um, particolato con diametro aerodinamico <2,5 micron [PM2,5]) è stata implicata nell'aterogenesi. Dati limitati in studi su animali suggeriscono che l’esposizione a PM2,5 porta alla fibrosi miocardica e ad un aumento dell’incidenza di insufficienza cardiaca (HF). Non è stato ampiamente studiato se il PM 2,5 sia associato a esiti avversi nei pazienti con scompenso cardiaco preesistente. Recentemente è stato pubblicato uno studio di coorte retrospettivo, in cui i pazienti Medicare ricoverati in ospedale con il primo episodio di scompenso cardiaco tra il 2013 e il 2020 sono stati identificati. I pazienti sono stati collegati con le stime integrate del PM2,5 ambientale ottenute a 1×1 km...leggi la news
Ultimi Blog Inseriti
- Metoprololo e allucinazioni visive...una serie di case report
(6 commenti) - Vericiguat e Sacubitril/Valsartan: l’unione fa la forza?
(1 commento) - Sacubitril/valsartan nel paziente con insufficienza mitralica funzionale: i dati dello studio PRIME
(1 commento) - Verapamil efficace come antidiabetico? Sembrerebbe di sì!
(13 commenti) - È improbabile che il consumo di caffeina causi fibrillazione atriale anzi un consumo abituale può ridurne il rischio
(32 commenti) - Effetti del sildenafil sulle funzioni ventricolare e vascolare nello scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata
(3 commenti) - Antagonisti del recettore dell'endotelina nella fibrosi polmonare idiopatica: cè ancora da lavorare..
(3 commenti) - Ossido nitrico sintasi: regolazione e funzione
(3 commenti) - L’aspirina in prevenzione primaria: quali sono i rischi e i benefici? Risultati di una review e metanalisi
(2 commenti) - Intervista a Giuseppe Limongelli
(5 commenti)
Contenuti più bloggati
- Medico … cura te stesso!!!
(44 commenti) - Quanto tempo deve durare la fibrillazione atriale per iniziare l'anticoagulante?
(33 commenti) - Un ECG ingannevole
(33 commenti) - Col BBS son dolori…
(25 commenti) - una POLICITEMIA VERAmente pericolosa
(25 commenti) - Anticoagulanti ed antiaggreganti: come far coesistere due spinose realtà. La difficoltà di scegliere la terapia adatta nei pazienti con comorbidità
(24 commenti) - “RITMO SINCOPATO”
(23 commenti) - Un secondo parere
(23 commenti) - L’inibizione del CETP torna alla ribalta: i dati del REVEAL mostrano che l’anacetrapib ha ridotto gli eventi coronarici maggiori in oltre 30.000 pazienti
(23 commenti) - Alto rischio di morte nei pazienti con fibrillazione atriale che assumono digossina
(22 commenti)