Dapagliflozin e circolo polmonare: un toccasana per l’HFpEF?
Fonte: Reddy, et al. 10.1001/jamacardio.2024.1914.

I meccanismi alla base dell’efficacia delle gliflozine nei pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata (HFpEF) non sono del tutto chiari. Considerato il ruolo cardine del circolo polmonare in questi pazienti, gli Autori di questo studio hanno testato gli effetti del dapagliflozin sulle prestazioni del ventricolo destro e dell’arteria polmonare e sulle pressioni polmonari a riposo e durante l'esercizio in un gruppo di pazienti con HFpEF. A tale scopo, è stata eseguita una sotto-analisi dello studio clinico randomizzato CAMEO-DAPA (che ha dimostrato un miglioramento della pressione di incuneamento capillare polmonare [PCWP] a riposo e durante l'esercizio dopo un trattamento di 24 settimane con dapagliflozin rispetto al placebo). Sono stati valutati gli effetti del dapagliflozin sul carico vascolare polmonare e sull’accoppiamento ventricolo destro-arteria polmonare (RV-PA) utilizzando l’ecocardiografia simultanea e test emodinamici invasivi durante l'esercizio. Sono stati reclutati solo pazienti con HFpEF confermato emodinamicamente e PCWP durante esercizio almeno 25 mmHg. Tra i 37 partecipanti randomizzati (età media 67 anni; 25 donne; indice di massa corporea medio 34,9), non è stato osservato alcun effetto del dapagliflozin sulle pressioni polmonari e l’accoppiamento RV-PA a riposo. Tuttavia, con l'esercizio, il dapagliflozin ha migliorato la compliance dell’arteria polmonare e ne ha ridotto la rigidità. La funzione del ventricolo durante l'esercizio è migliorata, così come l’indice di pulsatilità dell’arteria polmonare. Tali miglioramenti sono stati correlati con la riduzione della pressione atriale destra e della PCWP. Infine, il dapagliflozin ha aumentato la compliance dell’arteria polmonare per qualsiasi valore di resistenza vascolare polmonare durante l'esercizio.

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