Nuovo Scientific Statement AHA sull'embolia polmonare
Fonte: Circulation. 2011;123:00-00.

embolia-28-3-11Nuovo scientific statement dell'AHA sul management dell'embolia polmonare massiva e submassiva, della trombosi venosa profonda e dell'ipertensione polmonare cronica da tromboembolismo venoso. Il tromboembolismo venoso (VTE) è responsabile dell'ospedalizzazione di circa 250.000 americani ogni anno e rappresenta una causa significativa di mortalità ed invalidità. Questo nuovo documento rivisita lo stato dell'arte affrontando non solo il tema dell'embolia polmonare ma anche del miglior trattamento per la TVP e la malattia polmonare cronica tromboembolica. In particolare, grande risalto è stato dato all'uso della terapia medica e chirurgica avanzata dell'embolia polmonare (in particolare la trombolisi e l'embolectomia con tecniche catheter based o chirurgica). Il goal è di rendere i clinici capaci di gestire i sintomi dell'embolia polmonare, patologia, come già detto, infausta ed invalidante. Di seguito, vi proponiamo la flow-chart proposta dal documento riguardo la terapia fibrinolitica nell'embolia polmonare massiva e submassiva con o senza evidenza di disfunzione ventricolare destra. Si ricorda qui che la definizione data per l'embolia polmonare submassiva è di embolia polmonare acuta senza evidenza di ipotensione (PA sistolica >90 mmHg) ma con segni di disfunzione ventricolare destra o evidenza di necrosi miocardica (in particolare evidenza di elevati livelli di troponina I >0.4 ng/ml o troponina T >0.1 ng/ml). Tra i fattori di disfunzione ventricolare destra, inoltre, è contemplato il BNP (o, in alternativa, l'N-terminal pro-BNP). Pertanto, stando al Documento di consenso, a tutti i pazienti in cui si sospetti un evento embolico polmonare, per la sua corretta stratificazione andrebbero sempre dosati anche tali indici bio-umorali, importanti sia prognosticamente che per trattamenti farmacologici più aggressivi. L'embolectomia con catetere o chirurgica andrebbe riservata in prima istanza a centri considerati esperti in tali metodiche come alternativa alla fibrinolisi, oppure, per la grande maggioranza, a pazienti con embolia polmonare acuta massiva con evidenza di fallimento della terapia trombolitica (quindi con emodinamica persistentemente scadente o recidiva di collasso emodinamico). Tali metodiche nella terapia dell'embolia polmonare submassiva sono in classe IIb con sostanzialmente le stesse raccomandazioni. Non vi annoio più.. Per chi fosse interessato all'argomento il documento è free online..

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ENRICO MARIA GRECO
Un mio parere: fatta diagnosi clinico ematica di embolia polmonare, eseguire la TAC polmonare, seppure in assenza di ipertensione dx, serve per evidenziare la "magnitudo" dell' evento e raccomandare al paziente un nuovo controllo TAC e ecocardio a distanza, nel caso, in particolare, di una trombosi massiva dei rami principali. Infatti, in alcuni pazienti che in fase acuta non evidenziavano ipertensione polmonare importante, è possibile assistere, nel tempo, ad un progressivo scompenso dx, talora terminale!
inserito il: 28-03-2011 13:24
 
 
AURELIA MASCIANTONIO
grazie per le indicazioni
inserito il: 02-04-2011 11:55
 
 
GENNARINO BORRELLO
E' una messa a punto assai interessante.
inserito il: 03-04-2011 15:19
 
 
GIORGIO MARINGHINI
come abbiamo dimostrato (Di Pasquale et al.) trombolisi nelle E.P. submassive migliorano la prognosi quoad vitam quoad valitudinem. E che dire di una embolia massiva in gravidanza? Noi abbiamo avuto due casi. Trombolisi efficace e sicura!
inserito il: 13-04-2011 02:53
 
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