Trasfusioni ed insufficienza renale acuta in cardiochirurgia..
Fonte: Anesthesiology 2011. Vol 15 (3) 523-529.

L'insufficienza renale acuta (AKI) è un'importante e comune complicanza dopo chirurgia cardiaca e con impatto prognostico negativo sull'outcome dei pazienti. Due importanti fattori di rischio per AKI si sono dimostrati essere la presenza di anemia pre-operatoria e la trasfusione perioperatoria. In questo studio sono stati valutati 12.388 adulti sottoposti ad intervento di BPAC (by-pass aortocoronarico) e trasfusi con eritrociti concentrati (massimo 3 unità di emazie) nel giorno dell'intervento. E' stata poi valutata la presenza di anemia pre-operatoria (Hb<12.5 g/dl). L'AKI è stata definita come un peggioramento di oltre il 50% della funzione renale (calo del filtrato glomerulare) tra il pre-operatorio e la giornata 3 o 4 post operatoria. L'AKI ha avuto una incidenza del 4.1% nei pazienti anemici vs l'1.6% dei non anemici (p<0.0001). L'incidenza di AKI è stata poi proporzionale alla quantità di unità di emazie trasfuse e tale relazione è stata ancora più eclatante nei pazienti con anemia pre-operatoria (1.8% nei pazienti anemici non trasfusi fino al 6.6% in quelli trasfusi con 3 unità. P<0.0001). In conclusione, i pazienti con anemia pre-operatoria e sottoposti a chirurgia cardiaca, sono più suscettibili a rapidi deterioramenti della funzione renale e ad una insufficienza renale acuta, in particolare se soggetti a trasfusioni. Interventi che mirino a limitare l'uso di trasfusioni di emazie in tali pazienti andrebbero seriamente presi in considerazione.

  • Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico
    Fonte: ACC Congress 2024 - Li Z, Wereski R, Anand A, et al. J Am Coll Cardiol. 2024 (doi:10.1016/j.jacc.2024.03.365). Uno studio pubblicato sul "Journal of the American College of Cardiology" ha confrontato livelli di troponina cardiaca I ad alta sensibilità uniformi o diversi in uomini e donne per l’esclusione di infarto miocardico all’arrivo in Pronto Soccorso. L’utilizzo di un singolo cut-off ( Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impellaleggi la news
  • Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico
    Fonte: ACC Congress 2024 - Yndigegn T, Lindahl B, Mars K, et al. NEJM. 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2401479). Uno studio pubblicato sul "New England Journal of Medicine" ha indagato l'effetto del trattamento a lungo termine con beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico acuto che hanno conservato una frazione di eiezione ventricolare sinistra del 50% o superiore. Lo studio, condotto tra il settembre 2017 e maggio 2023 in 45 centri distribuiti in Svezia, Estonia e Nuova Zelanda, ha coinvolto 5020 pazienti, dei quali il 95,4% erano in Svezia. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a ricevere beta-bloccanti (metoprololo o bisoprololo) o nessun trattamento con beta-bloccanti. Dopo un periodo mediano di follow-up di 3,5 anni, il risultato primario...leggi la news
  • Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impella
    Fonte: ACC Congress 2024 - Møller JE, Engstrøm T, Jensen LO, et al. NEJM 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2312572). Nello studio DanGer Shock, l'impianto della pompa a flusso micro-assiale Impella CP si è dimostrata capace di aumentare la sopravvivenza a sei mesi tra i pazienti con infarto miocardico e sopraslivellamento del segmento ST (STEMI) complicato da shock cardiogeno. Lo studio, condotto presso 14 centri in Danimarca, Germania e Regno Unito, ha analizzato i dati di 355 pazienti trattati per STEMI con shock cardiogeno (età mediana 67 anni, 79% uomini), randomizzati a ricevere la terapia standard o la terapia standard più una pompa Impella CP prima, durante o fino a 12 ore dopo l’angioplastica. L'endpoint primario, morte per...leggi la news

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