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Nadololo in pazienti con ipertensione portale...diminuisce l'entità dell'ascite! |
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Fonte: Am J Gastroenterol. 2012 Feb 14.
Obiettivo di questo studio apparso sull'Am J Gastroenterology è stato di valutare la relazione tra i cambiamenti nel gradiente di pressione venosa epatica (HVPG) indotta da beta bloccanti e lo sviluppo di ascite nella cirrosi compensata non grave dell'ipertensione portale (PHT). A tale scopo sono stati studiati 83 pazienti senza precedente scompenso da cirrosi epatica, con varici esofagee e HVPG> 12 mmHg. Dopo le misure emodinamiche di base, è stato introdotto in terapia il nadololo, ripetendo successivamente le misure emodinamiche di ipertensione portale dopo uno e tre mesi. Durante il follow-up durato 53 ± 30 mesi, almeno un episodio di scompenso si è verificato in 52 pazienti (62%) e nel 81% di essi l'ascite è stata la prima manifestazione. Un calo della HVPG ≥10%, indotto dal nadololo è stato il miglior parametro per la previsione dell'ascite. Rispetto ai non-responder, i pazienti con una diminuzione della HVPG ≥10% ha avuto una minore probabilità di ascite (19% vs 57% a 3 anni, p<0,001), ascite refrattaria (p=0,007) e di sindrome epato-renale (p=0,027). Nei pazienti con cirrosi compensata e varici esofagee trattati con β-bloccanti, una diminuzione dell'HVPG ≥10% riduce significativamente il rischio di sviluppare scompenso ascitico e altre complicanze correlate come l'ascite refrattaria o la sindrome epato-renale. |

- La miocardite associata a vasculite necrotizzante: incidenza, caratteristiche ed outcomes
Fonte: Frustaci et al 10.1093/eurheartj/ehaa973. La miocardite è una patologia infiammatoria cardiaca, spesso conseguenza di un’infezione virale determinante danno diretto cardiaco o una risposta immuno-mediata. Oltre alle infezioni, la miocardite può essere causata da disordini autoimmuni, farmaci e tossine. La miocardite può manifestarsi con scompenso cardiaco, dolore toracico, aritmie non spiegate e morte cardiaca improvvisa. La prognosi dei pazienti con miocardite dipende soprattutto dall’eziologia sottostante. Talvolta può associarsi a vasculite necrotizzante dei vasi cardiaci intramurali. Frustaci e collaboratori hanno recentemente pubblicato un lavoro in cui hanno analizzato, l’incidenza e le caratteristiche di questa condizione, nei pazienti affetti da miocardite. Sono stati arruolati 1916 pazienti che avevano avuto diagnosi istologica di miocardite, di questi 30 avevano...leggi la news - Caratteristiche cliniche e prognostiche della cardiomiopatia ipertrofica nei soggetti anziani
Fonte: Alashi et al 10.1161/JAHA.120.018527. La cardiomiopatia ipertrofica può presentarsi con vari fenotipi, che variano dalle forme asintomatiche a quelle con ostruzione all’efflusso ventricolare sinistro. Nei pazienti anziani, questa patologia può assumere delle caratteristiche peculiari e un decorso clinico talvolta peculiare. Piccoli studi hanno dimostrato che i pazienti anziani con cardiomiopatia ipertrofica sono maggiormente donne, con un’alta prevalenza di ipertensione arteriosa, piccolo tratto d’efflusso del ventricolo sinistro e setto basale di forma sigmoide. In letteratura sono presenti pochi dati sulla gestione e sugli outcomes dei pazienti anziani con cardiomiopatia ipertrofica. Alashi et al hanno analizzato le caratteristiche e gli outcomes di pazienti anziani con cardiomiopatia ipertrofica, ipertrofia del setto basale e ostruzione dinamica del tratto...leggi la news - La valutazione delle dimensioni del ventricolo sinistro nell'insufficienza aortica cronica
Fonte: Bonow et al 10.1001/jamacardio.2020.5282. La dilatazione del ventricolo sinistro e la funzione sistolica sono due importanti determinanti prognostici in pazienti con insufficienza aortica cronica (IAC). Il diametro telesistolico del ventricolo sinistro (DTS) è particolarmente utile poiché va a identificare sia le dimensioni del ventricolo sia la funzione ed è associata all’outcome in pazienti asintomatici. Le indicazioni alla sostituzione della valvola aortica in pazienti senza sintomi, si basano sulle misure del ventricolo sinistro indicizzate e non, e questo concetto è valido dal 1998. Le misure del ventricolo venivano allora effettuate con la metodica M-mode e gli studi si basano essenzialmente su questo tipo di misurazioni. I laboratori di ecocardiografia per anni hanno riportato i valori...leggi la news - La gravosa questione dell'insufficienza mitralica severa funzionale: a che punto siamo?
Fonte: Gillam et al 10.1001/jamacardio.2020.7214. Si può dire che l’annosa questione del trattamento percutaneo dell’insufficienza mitralica funzionale severa, con sistema Mitraclip, sia del tutto risolta? La risposta non è così semplice. Ricordiamo brevemente come lo studio COAPT (Cardiovascular Outcomes Assessment of the MitraClip Percutaneous Therapy for Heart Failure Patients With Functional Mitral Regurgitation) ha dimostrato un chiaro beneficio del trattamento transcatetere edge-to-edge della valvola mitrale in pazienti sintomatici con insufficienza mitralica secondaria, mentre lo studio MITRA-FR (Multicenter Study of Percutaneous Mitra Valve Repair with the Mitra-Clip Device in Patients With Severe Secondary Mitral Regurgitation) non ha raggiunto questi endpoints. Alcune ipotesi a questa divergenza di risultati erano state l’adeguatezza della terapia medica, che risultava maggiormente...leggi la news - La migliore terapia antitrombotica nel paziente sottoposto ad angioplastica percutanea alla luce dei recenti trials
Fonte: Van der Sanget et al 10.1093/eurheartj/ehaa1097 Interventional. La doppia terapia antiaggregante (DAPT) è la terapia standard dopo una sindrome coronarica acuta e/o dopo il trattamento con angioplastica coronarica. Storicamente, dopo impianto di stent medicato (DES) di prima generazione, la DAPT era indicata per un periodo di 12 mesi. Inevitabilmente, la DAPT aumenta il rischio di sanguinamento, che è associato a mortalità e morbosità. Inoltre, alcuni trial randomizzati (RCT) hanno dimostrato una riduzione delle complicanze di sanguinamento senza un incremento di eventi ischemici nei pazienti, a basso rischio trombotico, che assumevano DAPT per un periodo più breve (3-6 mesi) comparato con la durata standard di 12 mesi. D’altra parte, ci sono evidenze che, estendendo la...leggi la news
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