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Ipertrofia ventricolare destra.. Quale impatto prognostico? |
Fonte: Circulation 2012; 126: 1681-1688.
In studi precedenti, variazioni della morfologia del ventricolo destro (RV) sono associati a morbilità e mortalità cardio-polmonari. Gli autori di questo studio hanno cercato di esaminare l'associazione della struttura e della funzione RV con il rischio di insufficienza cardiaca o di morte cardiovascolare in un campione basato su una popolazione multietnica. Il Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis (MESA) ha effettuato la risonanza magnetica cardiaca su 5.098 partecipanti tra il 2000 e il 2002 con follow-up per incidenza di insufficienza cardiaca e morte cardiovascolare con follow up fino a gennaio 2008. Valori di volume e massa ventricolare destra sono stati disponibili per 4.204 partecipanti. La presenza di ipertrofia RV è stata associata a più di due volte il rischio di insufficienza cardiaca o di morte dopo aggiustamento per caratteristiche demografiche, indice di massa corporea, istruzione, proteina C reattiva, ipertensione e abitudine tabagica (hazard ratio, 2.52, intervallo di confidenza 95%, 1,55-4,10, p<0,001) sottolineando, in una popolazione apparentemente libera da malattia, l'importanza di tale parametro sull'outcome cardiovascolare. |
- Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico
Fonte: ACC Congress 2024 - Li Z, Wereski R, Anand A, et al. J Am Coll Cardiol. 2024 (doi:10.1016/j.jacc.2024.03.365). Uno studio pubblicato sul "Journal of the American College of Cardiology" ha confrontato livelli di troponina cardiaca I ad alta sensibilità uniformi o diversi in uomini e donne per l’esclusione di infarto miocardico all’arrivo in Pronto Soccorso. L’utilizzo di un singolo cut-off ( Cut-off di troponina specifici per uomini e donne per escludere l'infarto miocardico Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impellaleggi la news - Beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico e frazione d’eiezione preservata: nessuna evidenza di beneficio prognostico
Fonte: ACC Congress 2024 - Yndigegn T, Lindahl B, Mars K, et al. NEJM. 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2401479). Uno studio pubblicato sul "New England Journal of Medicine" ha indagato l'effetto del trattamento a lungo termine con beta-bloccanti in pazienti con infarto miocardico acuto che hanno conservato una frazione di eiezione ventricolare sinistra del 50% o superiore. Lo studio, condotto tra il settembre 2017 e maggio 2023 in 45 centri distribuiti in Svezia, Estonia e Nuova Zelanda, ha coinvolto 5020 pazienti, dei quali il 95,4% erano in Svezia. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a ricevere beta-bloccanti (metoprololo o bisoprololo) o nessun trattamento con beta-bloccanti. Dopo un periodo mediano di follow-up di 3,5 anni, il risultato primario...leggi la news - Miglioramento della prognosi dello shock cardiogeno con il dispositivo Impella
Fonte: ACC Congress 2024 - Møller JE, Engstrøm T, Jensen LO, et al. NEJM 2024 (doi: 10.1056/NEJMoa2312572). Nello studio DanGer Shock, l'impianto della pompa a flusso micro-assiale Impella CP si è dimostrata capace di aumentare la sopravvivenza a sei mesi tra i pazienti con infarto miocardico e sopraslivellamento del segmento ST (STEMI) complicato da shock cardiogeno. Lo studio, condotto presso 14 centri in Danimarca, Germania e Regno Unito, ha analizzato i dati di 355 pazienti trattati per STEMI con shock cardiogeno (età mediana 67 anni, 79% uomini), randomizzati a ricevere la terapia standard o la terapia standard più una pompa Impella CP prima, durante o fino a 12 ore dopo l’angioplastica. L'endpoint primario, morte per...leggi la news
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La novità sta nella relazione anche in soggetti asintomatici ma con diversi FR CV, seguiti - solo per studio!!- con la RMN che valuta il volume la massa e la FE del VDx. Certo non è suggerito di fare la RMN a tutti i soggetti con FR CV per stratificare meglio il loro grado di rischio!! E' sufficiente applicare i criteri standard del rischio magari con una diagnostica non invasiva meno costosa se da attuare in numerosi soggetti della comunità (es Ecocardio, eco carotidi per IMT, ecc)
segna la prognosi in modo molto importante.