Lo studio ha cercato di valutare l'effetto della FE sulla mortalità a lungo termine dopo ospedalizzazione per insufficienza cardiaca acuta in un contesto reale. La mortalità per tutte le cause 4 anni dopo ospedalizzazione per insufficienza cardiaca in 1.620 pazienti è stata valutata in base alla FE (conservata [≥ 50 %], lievemente ridotta [40% al 49%], moderatamente ridotta [30% al 39%], e gravemente ridotta [<30%]). Tra i pazienti dello studio, il 30% aveva una FE conservata e il 20%, 25%, e il 25%, presentavano, rispettivamente una riduzione lieve, moderata e severa della funzione di pompa globale. L'analisi multivariata ha mostrato che i pazienti con FE conservata presentavano lo stesso rischio di mortalità a lungo termine dei pazienti con lieve o moderata riduzione (hazard ratio [HR] 0.92 [p = 0,40] e 1,01 [p=0,90], rispettivamente) mentre una FE...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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