Lo studio ha determinato l’importanza prognostica della dilatazione atriale sinistra (LA) in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 (T2DM) e senza storia di patologie cardiovascolari (CVD). Sono stati arruolati 305 diabetici senza storia di eventi CVD (età 58.6 ± 11.3 anni, durata del diabete 2.0 anni [intervallo interquartile: da 0 a 6.0]). Ogni paziente è stato sottoposto ad un ecocardiogramma e ad una scintigrafia miocardica (MPS) al basale. I pazienti sono stati divisi in base all’indice di volume atriale sinistro (LAVi) ≥ 32 ml/m(2) e sono stati seguiti per 5.6 anni (intervallo interquartile: da 5.1 a 6.1) anni per verificarsi di eventi cardiaci maggiori e morte. 105 (34%) pazienti avevano un LAVi ≥ 32 ml/m(2). Durante il periodo osservazionale, 60 pazienti (20%) hanno sperimentato l’end point composito, di cui 28 (9%) sono morti. I pazienti con LAVi ≥ 32 ml/m(2) avevano un maggiore tasso di eventi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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