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La presenza di angina nei pazienti con insufficienza cardiaca e preservata FE è associata in modo indipendente ad un aumentato rischio di eventi cardiovascolari maggiori
Fonte: J Am Coll Cardiol. 2013 pii: S0735-1097(13)05586-1.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Mentz RJ della Duke University, USA. L’angina è un predittore di eventi avversi nei pazienti con insufficienza cardiaca con ridotta FE tuttavia le implicazioni dell’angina in pazienti con insufficienza cardiaca con preservata FE (HFpEF) non sono noti. Pertanto i ricercatori hanno voluto valutare le caratteristiche e la prognosi in tali pazienti. Sono stati analizzati pazienti con HFpEF (EF ≥ 50 %) sottoposti ad angiografia coronarica presso la Duke University Medical Center tra il 2000 e il 2010 con e senza angina nelle precedenti 6 settimane. L'end point primario era il tempo dalla dimissione dell’evento morte/infarto del miocardio (IMA)/rivascolarizzazione (MACE) e gli endpoint secondari compositi erano morte/IMA/rivascolarizzazione, morte/IMA/ictus, morte/IMA, morte cardiovascolare e morte/ospedalizzazione cardiovascolare. Nel Duke...continua a leggere

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