Uno studio in vitro su tessuto adiposo viscerale e sottocutaneo umano ha valutato l’effetto lipolitico del nebivololo mediato dai recettori beta 3. Lo studio ha mostrato che il nebivololo è in grado di indurre lipolisi attraverso la stimolazione dei recettori beta 3 (dato confermato dalla persistenza dell’effetto anche in presenza di un antagonista beta 1 e beta 2 come il propanololo) e di promuovere l’espressione di geni termogenici e mitocondriali. Gli effetti descritti potrebbe spiegare i minori effetti dismetabolici osservati nell’uomo con l’utilizzo di nebivololo.
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