Si è appena concluso un consensus di esperti riguardante la denervazione renale percutanea transluminale per il trattamento dell’ipertensione resistente. Quest’ultima condizione viene definita dal riscontro di valori clinici di pressione sistolica ≥160 mm Hg (o ≥150 mm Hg in pazienti con diabete mellito tipo II) nonostante una terapia antipertensiva in atto con almeno 3 farmaci diversi, di cui un diuretico. Il consensus afferma che sulla base dei dati clinici disponibili questa tecnica di recente introduzione, permette una significativa riduzione dei valori pressori sistolici e diastolici nei pazienti ipertesi resistenti, nonché un miglioramento della funzione cardiaca. In particolar modo, esistono evidenze che la denervazione renale favorisca un miglioramento a sei mesi sia dell’ipertrofia ventricolare sinistra che della funzione diastolica, in maniera indipendente dalla...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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